CARNI DA TUTTO IL MONDO DA GUSTARE A “EL CARNICERO”
A Milano sono due i locali, con questo nome, e uno è a Ibiza. Maximiliano D’Andrea è l’ideatore di questo tipo di ristorante, unico per molti aspetti
Carni argentine, uruguagie, statunitensi, australiane, spagnole. Carni prelibate per i buongustai. E dal 2013 a Milano c’è un ristorante – diventeranno due nel 2017 – ove è possibile trovare piatti preparati con molta accuratezza, per soddisfare ogni tipo di palato: El Carnicero. Se poi qualcuno capitasse a Ibiza, sappia che anche nell’isola ne trova un altro, il terzo.
Ideato e realizzato da Maximiliano D’Andrea, cinquantenne nato a Caracas, milanese da quando aveva dieci anni – il locale si presenta con grande cura per gli interni, con una meticolosa scelta di piastrelle dai molti colori, in una ambientazione tipicamente latina. -, il ristorante ha consentito al suo fondatore di divenire nel tempo “specializzato in consulenze nel settore alberghiero, ristorazione (ristoranti, bar, cocktelerie) e nuovi concept”, come ci tiene a sottolineare. Un imprenditore nel settore bar e ristoranti che si propone anche sulla scena internazionale.
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Signor D’Andrea, da quanto tempo svolge questa attività?
Sono ormai 33 anni. Ho iniziato da ragazzino lavorando nei bar, nei locali pubblici, poi a 22 anni ho avuto il mio primo locale in gestione. Da lì c’è stato un decollo con bar e ristoranti.
Come nasce l’idea del Carnicero?
L’idea nasce perché ho sempre pensato di realizzare un ristorante specializzato in carni. I tagli sono di prima di qualità come la “rubia gallega” spagnola, una frollatura che viene fatta con il metodo dry age. Viene valorizzato il gusto del taglio, la carne è leggermente essiccata. Abbiamo il taglio “entraña”, molto ricercato, di provenienza statunitense e anche argentina. Sui piatti crudi utilizziamo la fassona piemontese, carne magra, molto dolce al palato.
La scelta delle carni è sua?
Mia ma insieme allo chef, Emanuel Gentili, al quale piace mangiare bene, sa apprezzare la qualità ed è quindi un prezioso collaboratore.
Che tipo di clientela avete?
Un locale adatto per tutti, dalle famiglie agli amici che desiderano una cena molto curata.
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Perché solo tre aperture anche a mezzogiorno, nei giorni di venerdì, sabato e domenica?
Una scelta inizialmente dovuta al Covid, in quanto erano stati ridotti gli orari di apertura serali, poi abbiamo visto che c’è stata una richiesta significativa anche nel week end e abbiamo proseguito con questa proposta, molto gradita.
Quanti dipendenti ha, in totale?
Sono 150, se consideriamo anche il locale di Ibiza.
Che suggerimenti darebbe a un giovane che desideri intraprendere questa attività?
Avere costanza, desiderio di imparare e di aggiornarsi, pazienza e devozione per questa attività molto complessa che può dare grandi soddisfazioni. Come è stato nel mio caso.
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