COME SI MISURA LA VELOCITÀ DELL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA

Dall’automobile (62 anni per essere diffusa in 50 milioni di esemplari venduti) a meno di due anni per Twitter

Innovazione tecnologica, trasformazione dei processi produttivi, avanzamento sociale, accelerazione economica: tutti termini che sono entrati nel nostro lessico quotidiano e che vengono ordinariamente usati e spesso anche abusati. Ma come si misura la velocità del cambiamento? Come si rileva l’avanzamento di un’innovazione nella società? Una pronta ed efficace risposta ci viene data da Gianmarco Montanari, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che nel suo libro Tech Impact pubblicato da Guerini, ci dà il metro di misura più efficace.

In sintesi, basta prendere un prodotto o un servizio e vedere quanto tempo ha impiegato per essere utilizzato da almeno 50 milioni di individui. La statistica è davvero sorprendente. L’automobile ha impiegato 62 anni per essere diffusa in 50 milioni di pezzi venduti. Sorte leggermente migliore fu per il telefono, che impiegò 50 anni per raggiungere i 50 milioni di utenti abbonati. L’elettricità impiegò 46 anni (chi l’avrebbe mai detto?) mentre le carte di credito hanno dovuto attendere ben 28 anni prima di avere un largo pubblico.

La televisione? Be’, per l’apparecchio oggi più diffuso e utilizzato al mondo occorsero 22 anni. Sorte più felice ebbe il Bancomat, al quale bastarono 18 anni. Ma ecco che con le nuove tecnologie della globalizzazione, le durate del percorso per raggiungere i 50 milioni di utenti si abbassano drasticamente, andando ben al di sotto dei 10 anni.

Internet si è diffuso in 7 anni, PayPal in 5 anni. A YouTube sono bastati 4 anni e a Facebook 3 anni. Ma il record assoluto spetta a Twitter, che si è affermato con una platea di 50 milioni di individui utilizzatori in poco meno di 2 anni. Un vero record.

Ecco un buon metro per calcolare la velocità del cambiamento tecnologico, ma anche, implicitamente, la velocità della globalizzazione.

 

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