Via mare
Siamo arrivati tutti
bambini alle spiagge
le abbiamo invase del nostro stupore
mentre nel mare danzanti
le figure del gioco
Incerti come sulla soglia
di una nuova casa
nel canestro di voci
che impastano luce e colore
Indivisibile mare che fugge
e ritorna in onde e gocce
rimescolate ci bagna e contiene
Ma anche barche oscillanti irrequiete
e alla controra lo sguardo si spinge
verso la linea sospetta che al fondo
diventa metallo grigio
Chi resta alle spalle rimane invisibile
solo il ferro lontano risplende
come una spada, una strada
in sogno – il cielo rovesciato
orizzontale, e tutto il suo profondo
da “Via mare”, nell’ Antologi poetica Mare nostro quotidiano, Scuderi Ed., 2018
Luigi Cannillo
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