Polaroid 70; Palme in Piazza Duomo; Evviva

BRICIOLE

di Nino Formicola

Polaroid 70, così nacque il selfie

La Polaroid compie 70 anni e i selfie anche. Fu grazie a questa macchina fotografica che si cominciò a scattarsi foto da soli. Non solo foto famigliari ma anche foto hot… Sulle pagine di parecchi giornali comparvero le rubriche “Autoscatto” e molti pornografi dilettanti scoprirono la facilità di incontrarsi grazie alla facilità di scattarsi foto hard, nella tranquillità della propria casa. Ottennero anche un altro risultato. Quando ti presentavi in negozio per l’acquisto ti sentivi in imbarazzo, quasi come comperare preservativi in una farmacia piena di gente e sulla faccia del commesso si leggeva chiaramente il pensiero:” Ecco un altro maniaco…” Sono passati decenni e ormai le foto hard non fanno più scandalo. Se ti facevi fotografare nuda allora, le porte del mondo dello spettacolo ti venivano sbarrate; adesso se non ti fai fotografare nuda, non vai da nessuna parte. Con gli smartphone le foto viaggiano nell’etere in Internet e la vecchia Polaroid è finita in un angolo, ma le foto messe in Internet sono eterne, le Polaroid, se avevi un ripensamento, le potevi stracciare. Meditate gente, meditate…

Piazza Duomo, le palme e la botanica. Sconosciuta

Si è fatto un gran parlare delle palme in Piazza Duomo. Ovunque, tg, giornali, internet. Ma credo che a molti sia sfuggito un piccolo particolare.
Fermo restando che la piazza è stata disegnata per essere “nuda”, infatti anche il monumento equestre di Vittorio Emanuele c’entra come i cavoli a merenda, la discussione che si è scatenata riguardava l’utilizzo delle palme, non il fatto di costruire un’aiuola. Sull’aiuola nessuno ha avuto niente da ridire. Ma se fai un’aiuola, qualcosa dentro ce lo devi mettere. E qui sta il busillis. L’architetto decide di metterci palme, banani e ibiscus. Scatta la rissa : “Cosa c’entrano le palme con la nostra cultura?………”Potevano mettere altre piante, chessò dei platani o degli ippocastani……”Pensa come sarebbero stati bene dei peschi o dei ciliegi”. Ora, a parte il fatto che ciliegi e peschi sono belli quei dieci minuti che sono fioriti e basta, diamo voce alla logica e alla botanica. Intanto bisogna mettere dei sempreverdi, e già qui il campo si restringe di molto, poi bisogna ricordarsi che sotto la piazza c’è la metropolitana, quindi di terra a disposizione ce n’è ben poca. Chi ha pensato questa aiuola ha fatto un ragionamento e di conseguenza una scelta che è inattaccabile, perché palme, banani e ibiscus hanno bisogno di poca terra. Una palma di sei metri ha una radice che è grande più o meno come il lato b di Kim Kardashian e i banani, che non sono per la botanica piante ma erbe, si mettono a dimora in buche di 30 cm. Le palme sono fronzute in cima, ma spoglie sul tronco, ecco perché i banani che così “rimpolpano” l’insieme. Il tutto legato dai fiori di ibiscus. Beh, a me pare piuttosto bella questa immagine. E se la Madonnina dall’alto della sua guglia guarderà in giù e vedrà delle palme, sono sicuro che approverà. In fondo Maria non veniva da Bolzano, no?

Evviva la matematica

Sono finalmente arrivate 25 casette per i terremotati. Ma tu pensa, non sapevo fossero così pochi.

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