DALLA BULGARIA MATERIE PRIME UN’OPPORTUNITÀ PER L’EUROPA

Nel 2011, la Commissione europea ha annunciato il suo primo elenco di materie prime che sono seriamente importanti per lo sviluppo economico dell’Unione, ma le cui forniture permanenti erano in difficoltà.

Dodici anni dopo, Bruxelles ha capito che avrebbe dovuto ridurre la sua dipendenza dalle importazioni o, come ultima risorsa, diversificare i suoi fornitori. L’Unione Europea ha proposto di classificare il rame e il nichel come materie prime prioritarie nel nuovo Serious Primary Materials Act, che mira a sostenerne l’approvvigionamento insieme ad altri metalli fondamentali per la transizione energetica.

La Bulgaria è tra i maggiori produttori in Europa di tali metalli, ci sono anche depositi non sviluppati. Tuttavia, l’opposizione dell’opinione pubblica all’apertura di nuove miniere e procedure farraginose continueranno probabilmente a costituire ostacoli.

Il crescente utilizzo del rame nelle auto elettriche e nelle fonti energetiche rinnovabili sta alimentando i timori di una grave carenza nei prossimi anni. La produzione dovrà quasi triplicare entro il 2040 se il mondo vuole raggiungere gli obiettivi net-zero carbon, ha dichiarato a Bloomberg Gary Nagle, amministratore delegato del gigante minerario del rame Glencore. Il mercato del nichel è stato scosso da un’impennata dei prezzi senza precedenti l’anno precedente a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha minacciato di bloccare le forniture dalla Russia.

Altre nuove aggiunte all’elenco dell’Unione Europea includono il manganese, un diverso metallo di base per le batterie, così come l’arsenico, un componente vitale dei semiconduttori ad alta tecnologia. Anche il rame e il nichel sono stati così inclusi in un elenco più breve di materiali primari “strategici” raccomandati che saranno al centro dell’attenzione normativa per il loro ruolo nella transizione verso l’energia verde, l’aerospazio e la difesa.

Fonte: capital.bg