LA VIA DELLE PMI ITALIANE
NEL MERCATO BULGARO

Le aziende e l’internazionalizzazione: una sfida su basi culturali. Parla Stefano Baldassarre, consulente e analista dei mercati. Il rischio della doppia tassazione: perché iscriversi all’Aire, il registro degli italiani residenti all’estero. Opportunità finanziarie

Giornalista e conoscitore dell’EU, Stefano Baldassarre si occuopa dall’attività di Advisor aziendale e consulente esterno alle aziende, analizzandone tutti gli aspetti di un’azienda per migliorare, sviluppare ed incrementare il suo processo produttivo. Negli anni 2000 questa attività lo porta in Bulgaria per importanti commesse pubbliche e private, seguendo imprese Italiane e bulgare a tal fine, realtà ancora oggi in esecuzione. Attualmente è il vice presidente della Camera di commercio e Industria Bulgaro Italiana.

Per molte persone “internazionalizzarsi” è ancora un concetto astratto. Cosa deve sapere un imprenditore italiano quando decide di affacciarsi sul mercato internazionale?

Il moderno ambiente competitivo è stato fortemente condizionato dai processi di globalizzazione e dalle nuove e crescenti forze provenienti dalle economie emergenti, portando continui cambiamenti e innovazioni sui mercati. Pertanto il confronto globale spinge le piccole e medie imprese (PMI) a cercare differenti approcci al mercato e in tale contesto l’internazionalizzazione, anche per questa categoria di imprese, diventa una possibilità per garantire loro una certa continuità nel tempo. Inoltre, proprio l’allargamento dei mercati e il confronto con realtà differenti hanno posto le piccole e medie imprese di fronte a nuove sfide. Infatti, oltre a dover competere con imprese di maggiori dimensioni nella stessa arena, si trovano a dover conquistare le preferenze di clienti non necessariamente appartenenti ai medesimi sistemi economici, manageriali, sociali, di comportamento e quindi valoriali. Questi elementi caratterizzanti la cultura di una nazione, portano le imprese a comportamenti adattivi complessi sui due livelli di cultura d’impresa e di cultura individuale, vedendo coinvolte in tale processo sia dimensioni strategiche che operative. Le PMI italiane vanno all’estero grazie all’aiuto di reti di relazioni (formali o informali). Le PMI italiane tendono a internazionalizzarsi prima di tutto in Paesi simili (da un punto di vista di mercato e di cultura). Uno degli aspetti che rende la Bulgaria appetibile agli imprenditori italiani è sicuramente la sua particolare vicinanza geografica con l’Italia che non va mai sottovalutato sia dal punto di vista personale che imprenditoriale. Nonostante l’italiano sia spesso portato a “fuggire” in cerca di fortuna, posso garantire che la vicinanza al proprio Paese natale non va mai sottovalutata nemmeno in virtù di possibili successive possibilità imprenditoriali che possano includere nei propri piani anche l’Italia. Essere membro dell’Unione Europea, poi, porta altri numerosi vantaggi. Primo fra tutti la possibilità di potersi trasferire senza obbligo di visto o permesso di soggiorno. I cittadini italiani hanno stessi diritti e doveri dei cittadini bulgari per la costituzione delle società bulgare.

Come valuta l’ambiente normativo e fiscale in Bulgaria per le imprese straniere? Quali errori da evitare?

La Bulgaria si è affermata come un punto strategico per gli imprenditori che vogliono sviluppare o spostare le loro attività all’estero, per via dei numerosi vantaggi inerenti a nuovi investimenti o per la continuità aziendale, non meno la normativa fiscale del paese. Ai sensi della Convenzione bilaterale sulle doppie imposizioni, i cittadini italiani residenti in Bulgaria sono tassati generalmente in base al reddito prodotto in Bulgaria. La normativa fiscale vigente prevede una aliquota unica e fissa del 10% (Flat-Tax). La cosa importante per evitare di incorrere nella doppia tassazione (Italia – Bulgaria) è iscriversi all’AIRE, il registro degli italiani residenti all’estero. Sono molte le persone che, per usufruire delle agevolazioni fiscali degli altri Paesi europei, sono convinti di poter aprire sede legale nel paese straniero e continuare a operare in Italia. Chiariamo subito che tutto questo è profondamente illegale e porta il nome di quello che, tutt’oggi, è ancora un cancro: l’esterovestizione.

Quali sono le opportunità di finanziamento offerte dall’UE per le imprese italiane interessate a espandersi in Bulgaria?

Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), azionista principale della BEI (Banca Europea Investimenti), fornirà due garanzie del valore di 370 milioni di euro per incrementare gli investimenti delle piccole e medie imprese di sette Paesi dell’Ue, tra cui la Bulgaria. Le operazioni sono sostenute da InvestEU, il programma di finanziamento a lungo termine dell’Unione Europea a sostegno degli investimenti sostenibili, dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro in Europa, che mira a mobilitare oltre 372 miliardi di euro in investimenti per le priorità politiche dell’Ue entro il 2027. Le garanzie del Fei, sostenute da InvestEU, consentiranno a UniCredit Bulbank, presente in Bulgaria, di erogare prestiti a condizioni favorevoli a 2.500 PMI e piccole MID-CAP in tutta Europa e di mobilitare investimenti per circa 1 miliardo di euro nell’economia reale. Le risorse saranno destinate principalmente agli investimenti che contribuiscono alla transizione verde e digitale, ma anche al potenziamento del settore culturale, educativo e sociale.

Inoltre a sostegno dell’internazionalizzazione e apertura al mercato estero/Europeo troviamo presente SACE, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, offre servizi di export credit, assicurazione del credito, protezione degli investimenti all’estero, garanzie finanziarie, cauzioni e factoring. Con 87 miliardi di euro di operazioni assicurate in 198 paesi, sostiene la competitività delle imprese in Italia e all’estero, garantendo flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza delle imprese in opportunità di sviluppo. Insieme a SIMEST, SACE costituisce il Polo italiano dell’export e dell’internazionalizzazione, un unico punto d’accesso in grado di soddisfare tutte le esigenze connesse al processo di apertura nei mercati esteri, la Bulgaria tra questi. La Bulgaria è un paese in forte sviluppo e pronto ad accogliere investimenti esteri, per questo sono numerosi i Bandi di Finanziamento Europei per i progetti in Bulgaria, il consiglio è di affidarsi ad organizzazioni presenti nel paese e Studi Professionali che possono accompagnare gli interessati per tutto l’Iter burocratico al fine di poter avere la massima assistenza per attingere alle molteplici possibilità di finanziamento.

Consiglio per quelli che stanno per entrare nel mondo imprenditoriale?

La Bulgaria oggi è uno dei Paesi maggiormente interessati dal fenomeno del trasferimento di residenza all’estero. Molti italiani si sono trasferiti in Bulgaria con profitto, ed hanno trovato un Paese pronto ad assecondare le loro attività economiche. Inutile dire che il principale vantaggio di questo Paese è il costo della vita relativamente basso. Naturalmente è necessario accontentarsi, ma se si è disposti a sacrificare qualcosa rispetto all’Italia, si possono trovare interessanti vantaggi: primo e più interessante vantaggio, è quello di natura fiscale. Per tutti quelli che vogliono approcciare imprenditorialmente la splendida Bulgaria, suggerisco di frequentare per un periodo il Paese e fare scouting sulle possibili opportunità che offre per finalizzare al meglio i progetti imprenditoriali.

www.ccibi.it

 

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