Cristina Ceresa

SE LA SOSTENIBILITÀ DIVIENE IMPRENDITORIA PER IL BENE COMUNE

Cristina Ceresa, giornalista, dirige il giornale GreenPlanner, on line e cartaceo. Il suo messaggio: “Solo se cambieremo il nostro modo di vivere e fare impresa potremo salvarci”. Ha riaperto il mercatino vintage Passamano: i ricavi devoluti all’associazione Onlus Ai.bi Amici dei bambini

Viviamo in un’epoca storica ed economica dove sono ben chiari i problemi, su tutti quelli legati alla crisi climatica, ma anche le soluzioni, tecnologiche in primis che forse ci permetteranno di sopravvivere al meglio su questo Pianeta.

“È questo il parterre professionale in cui mi muovo – racconta a Il Velo di Maya Magazine, Maria Cristina Ceresa, giornalista professionista, direttore della GreenPlanner e firma del quotidiano Il Sole24ore -. ambiente, sostenibilità e imprenditoria verde sono le tematiche in per cui scrivo con un’unica certezza: solo se cambieremo il nostro modo di vivere e fare impresa potremo salvarci”.

La testata che dirige Ceresa (on line il portale greenplanner.it e nelle librerie l’11esima edizione della GreenPlanner cartacea) si occupa, infatti, di economia circolare; mobilità sostenibile; efficienza energetica, ma anche ecolifestyle e agricoltura, cura del verde e “insomma tutto ciò che collima con le tematiche Green”.

Tante le attività portate avanti dalla casa Editrice Edizioni Green Planner fondata con il marito Paolo Galli e che vanta il fatto di essere Srl benefit, Bcorp e la certificazione dalla Federazione del Bene comune, dove la strategia adottata risponde al pay off informare e formare il lettore.

E proprio in questi giorni in redazione si terranno due momenti speciali organizzati all’interno della Serr, la Settimana della riduzione dei rifiuti organizzata dal Parlamento Europeo. Il primo riguarda il lancio della label “Fur of love” dedicato alle pellicce vintage, manufatti del secolo scorso, che molte donne italiane hanno nell’armadio: “buttarle significa farle finire in discarica o inceneritori e quindi creare inquinamento”. E, poi c’è spesso un lato affettivo (ecco perché Fur of love): la pelliccia la si eredita da mamma, nonna, zia.

“Ciò non toglie che siamo contro gli allevamenti di qualsiasi tipo di animale, da pelliccia in primis – riprende Ceresa – per cui la label andrà a certificare solo le pellicce vecchie”. Il 22 novembre in redazione, ma con diretta, YouTube addetti ai lavori e pubblico avranno modo di sviscerare il tema.
“Poi, sempre martedì 22  (fino a sabato 26 novembre) andremo a riaprire il mercatino vintage Passamano – spiega la giornalista – che ha due caratteristiche: la prima prevede che gli introiti siano devoluti a una Onlus e quest’anno abbiamo scelto Ai.bi Amici dei bambini, la seconda è che chi viene al mercatino decide che prezzo fare: un modo per tornare a dare il giusto valore alle cose”.

Al quotidiano aggiornamento delle notizie e alla redazione dell’omonimo almanacco, GreenPlanner accosta incontri presso scuole e università; convegni (a febbraio in Myplant&Garden due temi sul piatto: formazione verde e GreenJobs e Comunità energetiche) e Camp: come i BiotechCamp, il Planet Art Camp e il Summer Camp, quest’ultimo in Bicocca il prossimo giugno.

 

Due prossimi eventi organizzati da GreenPlanner.

 

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