LA CITTÀ PIÙ RUMOROSA D’ITALIA? MILANO, CON OLTRE 65 DECIBEL
La ricerca condotta da un’azienda specializzata. Il dato del capoluogo lombardo al di là di ogni limite, con significativi rischi per la salute
Fra le città italiane che primeggiano per qualità della vita – al 1° posto c’è Parma -, Milano si colloca al lusinghiero quinto posto (era 45a l’anno scorso).
Ma il capoluogo lombardo si colloca al primo posto nella classifica dell’inquinamento acustico: Milano è la città più rumorosa d’Italia. I dati emergono da una ricerca effettuata da Amplifon attraverso la app “Listen Responsibly”.
I risultati della ricerca confermano l’allarme giunto dall’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità): l’udito di più di un miliardo di giovani fra i 12 e i 35 anni è a rischio a causa dell’esposizione incontrollata a fonti di rumore eccessivo.
Pertanto, l’inquinamento acustico rappresenta, ancora oggi, una minaccia per la salute diffusa soprattutto nelle grandi città, sia nei luoghi chiusi che negli spazi aperti e pubblici, e quindi si avverte la necessità di promuovere messaggi di prevenzione sul benessere uditivo e sulla cultura dell’ascolto responsabile.
E ritorniamo a Milano e al suo non invidiabile primato. I dati emergono dalle oltre 1.100 rilevazioni effettuate nel capoluogo lombardo dagli utenti del noise tracker della app ‘Listen Responsibly‘, lanciata da Amplifon con l’obiettivo di realizzare la prima mappa crowd-sourced dell’ecologia acustica del nostro Paese e sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’ascolto consapevole.
A Milano il livello medio dei decibel è pari a 65.31. La zona di Via Tirano c/o Naviglio della Martesana angolo Via Gianfranco Zuretti, è l’area meneghina più rumorosa (75 dB). Si tenga presente che a 60 decibel la rumorosità all’interno di un appartamento diviene fastidiosa, equivalente a una strada trafficata, uno stereo ad alto volume. La media della città di Milano è ben oltre tale dato. La pubblica amministrazione prenda nota e si attivi laddove il rumore diviene insopportabile, anche a causa di comportamenti scomposti.
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