VOLONTARI – Una riunione delle Guardie ecologiche di Milano.

MILANO: LE GUARDIE ECOLOGICHE A FIANCO DELLA POLIZIA LOCALE

Sono 190 persone più una trentina di tirocinanti. Fra di loro, molti professionisti

Le Guardie ecologiche di Milano hanno ricevuto la Benemerenza Civica dal Sindaco Moratti quale “riconoscimento per l’esempio e l’alto impegno professionale per la tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale”.

Al 30 marzo 2020 le Guardie ecologiche meneghine sono un gruppone di 190 persone operative più una trentina di tirocinanti, le nuove Guardie.

I tirocinanti hanno superato un articolato corso di formazione più l’esame regionale prescritto e adesso lavorano in affiancamento con gli “anziani”.

Attualmente parecchie Gev sono impegnate in servizi per la consegna dei pasti e della spesa ai cittadini bisognosi durante la drammatica emergenza coronavirus.

All’interno di questi volontari si trovano eccellenti professionisti ed esperti delle più svariate materie (content curation, giornalisti, ingegneri aeronautici, avvocati, ricercatori, evia dicendo), a costo zero per il Comune.
Le Gev sono tenute per Legge a svolgere in modo sistematico, professionale e volontario corsi di formazione continua su diritto ambientale, regolamenti, rapporti di servizio su scarichi abusivi, verbali e sanzioni applicate a trasgressori di Regolamenti comunali vigenti oltre a controlli interforze, in particolare con la polizia locale.

Sono le cosiddette pattuglie integrate delle nove zone cittadine che organizzano anche progetti diffusi di riconoscimento degli alberi nei parchi, educazione alla sostenibilità nelle scuole, nei giardini pubblici e con la Asl.

E vanno a braccetto con queste belle parole, prese a prestito da un proverbio africano: “chi vuol fare sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa”.

Il 2020 è l’Anno internazionale proclamato dall’ONU della salute delle piante.

La ricorrenza si intreccia perfettamente con una particolare operatività professionale, la didattica integrata Gev e polizia locale per l’educazione alla sostenibilità.

Il “pacchetto formativo” racchiude il Codice dei Beni Culturali, protezione civile e primo soccorso nei parchi, sicurezza stradale e orienteering, educazione civica pedagogica e alla legalità (ndr, la polizia locale svolge queste attività anche nel carcere minorile).

L’educazione alla sostenibilità

Interessanti i dati certificati, come conferma Christian Giana, responsabile del servizio (www.comune.milano.it/gev): “Molto apprezzati gli educational gratuiti nei parchi e nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado. Sono circa tremila ore di educazione ambientale svolte durante lo scorso anno scolastico in classe e nel verde”.

Tutte queste attività sono di notevole valore aggiunto perché innovative, intense e stimolanti per concretizzare e prendere coscienza della sicurezza quotidiana e sostenibile in un’area metropolitana vasta  e  complessa .
Gli interventi nel green, basati su dotazioni pedagogiche e culturali (skill), sono svolti in modalità learning by doing (imparare facendo), sempre con l’insegnante presente, e racchiudono tematiche attuali a partire dalla responsabilizzazione di ciascuno – nello spirito dell’enciclica pontificia Laudato Sii – decalogo di regolette pratiche da commentare con i genitori, gruppi di discussione su educarsi per educare al cambiamento e all’economia circolare per crescere cittadini responsabili, solidali, coerenti e appassionati.
Le caratterizzazioni innovative sono molto ben accolte: orienteering (come accennato) con spunti storici, etnografici, trekking e turismo urbano, wiki e con QRCode, giochi, fumetti e la simpatica filastrocca sui rifiuti.

Proprio il termine rifiuti riconduce a una connotazione negativa del sostantivo, perché riferito a scarti, qualcosa da eliminare che invece porta poi ad attestarci sul positivo: raccolta, riduzione, recupero, riciclo, riuso, riutilizzo, riparazione, riconversione fino a risparmi e responsabilità. 
Tratteggiati molti altri esempi e spunti calati nella realtà cittadina: l’innalzamento della falda e le indagini con i piezometri, botanica forense, esempi pratici come il fogliario (autoriconoscimento degli alberi e piante – genere, specie e famiglia – mediante la lettura della foglia secondo i dettami di Carlo Linneo, il grande medico e botanico svedese che assegnò nome e cognome latino alle piante ed è considerato dal mondo scientifico come il fondatore della moderna  biologia).

E qui, sempre in tema di sostenibilità, possiamo inserire perfettamente i benefici di cui al Decreto Legislativo 81/2008 per gli aspetti di benessere e qualità della vita.

Una sorta di tecnologia umanistica – academic versus pratical and social engagement (coinvolgimento sociale) – che ci rende più forti e sereni.

(2-Fine)

Maria Lucia Caspani – Giornalista e Gev

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