THROUGH THE PRISM OF BORDERS: UN VIAGGIO ARTISTICO NEI BALCANI
Una mostra al Museo di Storia Nazionale di Sofia esplora le identità e le narrazioni delle terre di confine
Dal 8 aprile al 29 agosto 2025, il Museo di Storia Nazionale di Sofia ospiterà la mostra Through the Prism of Borders – Episode 2: Artistic Journeys In-Between Bulgaria, Greece and Turkey (“Attraverso il prisma dei confini – Episodio 2: viaggi artistici tra Bulgaria, Grecia e Turchia“).
Curata da Katia Anguelova, Angelika Burtscher e Marion Oberhofer e prodotta da Lungomare nell’ambito del progetto B-Shapes Horizon Europe, l’esposizione esplora il confine sud-orientale dell’Europa come spazio di connessione e trasformazione piuttosto che di divisione.
- Artisti/e e Opere
Esra Ersen: Traces of the Past, Ghost of the Future – indaga la formazione dell’identità, la migrazione forzata e le mitologie nazionali attraverso la tecnica della pittura in miniatura.
Boris Missirkov & Georgi Bogdanov: The Travelling Monument – un contro-monumento che riflette su coloro che morirono durante la fuga dal Blocco Orientale nel periodo 1944-1990, sfidando le forme tradizionali di commemorazione.
Ivan Moudov: Border Walks – una serie di opere ispirate a esperienze personali sul confine, che offrono un commento umoristico e critico sul nazionalismo, sui paesaggi desolati e sui collegamenti trascurati.
ZimmerFrei (Anna de Manincor): The Answer is Out There – un’installazione audiovisiva che contrappone paesaggi immutabili a narrazioni personali delle terre di confine, esplorando barriere simboliche più profonde.
Per la prima volta, il Museo di Storia Nazionale di Sofia espone opere d’arte contemporanea che dialogano con le diverse storie del museo e mettono in discussione le narrazioni istituzionalizzate della storiografia nazionale bulgara, in particolare quelle riguardanti le regioni di confine con la Grecia e la Turchia. Le opere d’arte sono esposte sia negli spazi esterni che interni del museo, e dimostrano come la storiografia possa essere un processo soggettivo e stratificato che mette in evidenza certi fatti e relega altri in sordina. La mostra invita i visitatori a riflettere su come i confini – sia fisici che concettuali – plasmino non solo le identità (nazionali) ma anche la nostra comprensione della storia stessa, nonché a fare i conti con i silenzi e le omissioni del passato, trasformando il museo in uno spazio per il dialogo e la reimmaginazione.
L’inaugurazione si terrà l’8 aprile 2025 dalle ore 16.00 alle 18.00.
La mostra resterà aperta fino al 29 agosto 2025.
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