PLEVEN, LA CITTÀ DELLA SALUTE OSPEDALI PER CURE IN OGNI AMBITO

Il settimo capoluogo più grande della Bulgaria ha una lunga storia come centro sanitario e anche per la ricchezza dei suoi musei. La realtà produttiva

La città di Pleven si trova nel nord del Paese, quasi equidistante dal Danubio e da Stara Planina, а 163 km dalla capitale Sofia, a 194 km da Plovdiv, 302 km da Varna, 335 km da Burgas e 152 km da Ruse. In passato, Pleven era il centro di una ricca regione agricola. Durante il periodo del socialismo, fino al 1989, divenne uno dei centri industriali della Bulgaria. Оggi ospita numerosi ospedali e cliniche specializzate in vari campi della medicina. Tra i più famosi l’ospedale universitario “Dott. Georgi Stranski”, l’ospedale “Cuore e cervello”, l’ospedale “St. Marina”. Nel, passato, durante la guerra russo-turca del 1877-78, Pleven ha svolto un ruolo importante. Di conseguenza, molti soldati feriti sono stati curati negli ospedali della città, che si sono guadagnati una reputazione per la loro qualità delle cure. Oggi l‘Università medica di Pleven è una delle principali scuole di medicina in Bulgaria e attrae studenti da tutto il mondo.

Storia

Fondata dai Traci alla fine del V millennio a.C. la città ha una storia secolare. In queste terre fu scoperto il più grande tesoro d’oro della Tracia, il tesoro di Valchitran. All’inizio della nuova era, entra a far parte dell’Impero Romano. Nei pressi dell’odierna Pleven, sorse la stazione stradale romana Storgozia, che successivamente divenne una fortezza. Durante il dominio ottomano, a Pleven, il rivoluzionario nazionale e apostolo della libertà bulgara, Vasil Levski, fondò il primo comitato rivoluzionario del paese (1869). Nel corso della guerra russo-turca (1877-1878), la città ha un’importanza strategica e attira l’attenzione dei diplomatici e il pubblico mondiale per 5 mesi. La battaglia di Pleven divenne un esempio di strategia militare ed eroismo nazionale dei bulgari. Secondo molti ricercatori, qui si decide anche l’esito della guerra. Oggi quasi tutti i monumenti storici della città sono legati alla guerra russo-turca, ci sono quasi 200 monumenti che ricordano le battaglie.

Economia

Fino al 1989 e alla transizione della Bulgaria verso l’economia di mercato, la città era nota per la sua industria: radioelettronica, raffinazione del petrolio, fusione e lavorazione dei metalli, ingegneria meccanica, industria chimica, edilizia, industria leggera e alimentare. Successivamente le fabbriche iniziarono a ridurre il loro volume, si tentò di riconvertire e diversificare la produzione, ma solo una piccola parte delle imprese mantenne la propria produzione. Oggi la città ha micro, piccole e medie imprese principalmente nel settore dell’abbigliamento, dei servizi e delle costruzioni. Da segnalare la fabbrica per pannelli sandwich “Metecno” (investimento italiano), per i cavi automotive della “Nexans” (investimento tedesco), le aziende “Mizia 96” (abbigliamento) e “Yana” (maglieria). In passato Pleven era un importante centro viticolo ed era circondata su tutti i lati da vigneti ben coltivati, molti di qualli sono oggigiorno abbandonati.

La città contemporanea

Pleven è una città relativamente piccola e tranquilla, con bassi livelli di inquinamento. La diocesi di Pleven, che comprende anche il comune di Nikopol, è la più grande diocesi cattolica del Paese. I cattolici romani sono il 5% della popolazione, il 90% sono cristiani ortodossi. Pleven ha una vivace scena culturale, con numerosi musei, gallerie d’arte e teatri. Da indicare il museo d’arte Panorama che dipinge la battaglia di Pleven, il Museo di storia regionale, il Museo del vino. Pleven è famosa per il parco “Kaylaka”, costruito nella parte settentrionale della pittoresca gola del fiume Tuchenitsa e comprendente l’antica Storgozia.

 

 

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