Il titolare, Massimo Politi, con la moglie, Maria Teresa Ripari

ALLA “TRATTORIA DEL CASTELLO” LA TRADIZIONE DEI PIATTI LOMBARDI

A Peschiera Borromeo un locale la cui edificazione risale al 1764. Un made in Italy del territorio che propone una cucina nostrana di alta qualità

In principio… c’era il castello. E c’è tuttora. Si tratta del castello di Peschiera Borromeo, edificato e fortificato da Vitaliano Borromeo nel 1432.

A poco più di cento metri dal maniero, conservato in ottimo stato dai discendenti della famiglia Borromeo, si trova la Trattoria del Castello, un locale dove la tipica cucina lombarda è evidenziata da piatti gustosi realizzati da Massimo Politi, titolare, affiancato in cucina dalla moglie, Maria Teresa Ripari. Anche in questo caso la storia della trattoria parte da lontano e a testimoniarlo c’è incisa su una massiccia trave, ben in vista appena si entra nel locale, la data in cui fu realizzata la struttura: 1764. Originariamente era un cascinale con stalle e campi da coltivare. Via via nei secoli si è trasformato fino a diventare un’osteria negli anni 30 del secolo scorso. Nel 1957 viene trasformata in una “posteria”, ovvero l’antenata dei minimarket. La famiglia Politi si era già insediata e, dopo aver gestito il punto vendita, nel 1974 nasce la trattoria, così come la vediamo oggi.

Il castello di Peschiera Borromeo

Signor Politi, una storia di cucina locale, prima con sua madre e il papà, poi con lei e la moglie, con grande soddisfazione di entrambi.

Certamente. Abbiamo una clientela affezionata che sa come cuciniamo e vede come teniamo il locale, quanto a ordine, pulizia, e, oggi, distanziamento imposto dalle regole vigenti a causa della pandemia. È un rapporto di fiducia reciproco, oserei dire, perché anche a noi fa piacere vedere e rivedere persone che ormai consideriamo amiche.

Personaggi che hanno frequentato il locale, può farci qualche nome?

Direi soprattutto artisti del mondo dello spettacolo. Senz’altro Claudio Baglioni, che registrava in un centro di produzione poco distante da qui. Ci ha frequentato per molti mesi. Poi Adriano Celentano e Claudia Mori. Ecco, vede, occupavano sempre il tavolo dove è seduto lei adesso, con Claudia Mori a capotavola. Ricordiamo sempre volentieri Franco Battiato, Enrico Ruggeri, Gianni Bella, Nada…

Sala interna della trattoria

E qualche persona non del mondo dello spettacolo…

Senz’altro i signori Belloni, titolari della Merzario, famosa azienda di spedizioni. Anche per loro sempre lo stesso tavolo riservato. Senza dimenticare Giuseppe Luraghi, a lungo presidente dell’Alfa Romeo.

Senta, ci illustri il menù che evidentemente cattura il palato della sua clientela.

Nel periodo invernale, direi prima di tutto “polenta e cassoeula”, piatto unico, piatto forte della nostra cucina. Fra gli antipasti caldi, il cotechino che produciamo noi. Poi risotto giallo con ossobuco, i brasati, la selvaggina. D’estate, in evidenza vitello tonnato, roast beef e gli arrosti.

Usciamo nel freddo del tardo pomeriggio di gennaio. Il castello è circondato dall’acqua gelata. La campagna sonnecchia nel letargo stagionale. E la trattoria continua a proporre piatti prelibati, nel solco della tradizione culinaria. Un made in Italy locale di successo.

La trave all’interno del locale con la data di “nascita” dell’edificio
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