GUERRA ALLA PLASTICA O LA FINE DELLE PICCOLE IMPRESE?

Da 3 luglio 2021 l’UE vieta alcuni prodotti usa e getta. È questo il modo giusto per combattere il nuovo “nemico”?

La plastica immortale si è rivelata un enorme problema per il pianeta. Le migliaia di tonnellate di spazzatura nell’Oceano Pacifico chiamate The Great Pacific Garbage Patch formano già l’ottavo continente… Si stima che entro il 2050 negli oceani ci saranno più rifiuti che pesci.

L’UE, in quanto comunità commerciale più grande del mondo, ha adottato una direttiva nell’estate del 2019 per ridurre l’impatto ambientale di alcuni prodotti in plastica. Dal 3 luglio 2021 sono vietati tappi per le orecchie, posate, piatti di plastica, cannucce, agitatori, bastoncini per palloncini e contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso, ad esempio il polistirolo, e la plastica oxo-degradabile.

C’è un cambiamento nei requisiti per le bottiglie di plastica fino a 3 litri. Quelli realizzati in polietilene tereftalato (bottiglie in PET) dal 2025 dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata, e dal 2030 almeno il 30%. Non è chiaro però come sarà garantita la qualità del riciclaggio.

Il metodo di smaltimento

Un altro problema è rappresentato da tappi e  coperchi. Dovranno rimanere attaccati ai contenitori durante l’utilizzo del prodotto e avranno validità dal 3 luglio 2024. Marcature visibili, leggibili e indelebili dovranno informare sul metodo di smaltimento, sulla presenza di plastica e sui danni ambientali causati da alcuni prodotti: assorbenti e tamponi, salviettine umidificate, prodotti e filtri del tabacco, bicchieri per bevande.

l’Industria europea della plastica impiega oltre 1,6 milioni di persone in circa 50.000 piccole e medie imprese. Alcuni suoi rappresentanti dubitano dell’efficacia di questo passo per l’ambiente. In più, le regole sono inasprite solo per i produttori di piccoli prodotti, invece per i grandi produttori di plastica e polipropilene la situazione non cambia e secondo plasticseurope.org, il mercato globale della plastica dovrebbe crescere da 523 miliardidi dollari nel 2018 a oltre 750 miliardi nel 2027.

Secondo i professionisti del settore, le soluzioni vere nella battaglia con la plastica sono invece le nuove tecnologie, una migliore raccolta, riciclaggio e soprattutto riduzione del suo utilizzo. Oppure le grandi soluzioni devono trovarle l’industria e i grandi produttori. Tuttavia, le soluzioni più piccole non sono meno importanti e lo sono in tutta la catena, nei rivenditori e nell’individuo che sceglie la plastica. E dell’uso che ne fa, una volta che l’ha utilizzata

 

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