“IL TEMPO È IL NOSTRO TESORO
DA LÌ NASCONO LE IDEE INNOVATIVE”

“Possiamo realizzare progetti che ci soddisfano sotto ogni aspetto”. Alessia D’Epiro, titolare di Womanboss, descrive le proprie scelte professionali per una vita nuova

Un esempio che… viene dal passato. Ispirata a Luisa Spagnoli, Adriano Olivetti e ad altri imprenditori sensibili alla valorizzazione dei dipendenti, Alessia D’Epiro, nata a Roma, vive fra l’Aquila e Ravenna, a un certo punto della propria vita ha capito e deciso… cosa voleva fare da grande. Ma soprattutto come. Sposata, 44 anni, Alessia D’Epiro descrive il proprio percorso professionale: “Per 15 anni ho lavorato nel settore dedicato al bambino e mi sono occupata di collocare i prodotti sul mercato per i grandi marchi. Un ritmo infernale. Senza possibilità di apprezzare la vita. Sei anni fa ho fatto il tour per lanciare Peppa Pig, cartone animato di grande successo. Fu allora che mi proposero di diventare area manager in Europa. Ho ringraziato e ho detto di no: ho voluto ritrovare il senso della mia vita, ho ripreso gli studi, agli studi di sociologia ho aggiunto quelli di comunicazione e di coaching. Fu un anno sabbatico intenso e proficuo”.

Alla ricerca del tempo perduto, come diceva Proust?

Più che di un tempo perduto ero alla ricerca di un tempo calmo… tutto era legato alla fretta, alla presenza in più luoghi in poche ore, sempre con la valigia pronta. No, era sbagliato come era impostata la mia attività. Così cinque anni fa ho fondato il progetto Womanboss per ideare e promuovere nuovi brand nazionali e internazionali, in modo che io potessi vedere valorizzata la mia professionalità, e nel contempo avere una vita contemplativa appagante.

Womanboss, in pratica, come opera?

Accogliamo progetti di donne che provengono un po’ da ogni dove, non solo dall’Italia, progetti che vengono poi tradotti in startup, che vanno nell’indirizzo della sostenibilità: c’è chi ha modificato la propria visione professionale, con l’utilizzo di prodotti naturali, biologici, con la divulgazione della cultura d’impresa che pone al centro l’essere umano. Ho organizzato una serie di agorà digitali denominato “Womans found”. Ogni settimana ci sono dei webinar, ogni incontro è dedicato alla illustrazione di un progetto, in cui vediamo cosa significhi business plan, prodotti biodinamici, ruralità, ricerca dei finanziamenti. A tutt’oggi abbiamo varato oltre 60 progetti.

Cosa l’ha portata a questa scelta professionale e di vita?

Andiamo indietro nel tempo. Avevo sette anni e vidi il film “Tempi moderni”, di Charlie Chaplin. Rimasi impressionata dalla scena in cui Chaplin, da operaio, diviene parte integrante dei meccanismi di una macchina. Pensai: questo non mi dovrà mai accadere. Per la verità, per 15 anni ho svolto un’attività, come ho detto, piuttosto stressante, senza spazi per vivere, guardarsi un po’ intorno, godersi un’alba, oppure un tramonto.

Ha qualche hobby, coltiva qualche passione?

Pratico il trekking, in montagna, e mi piace anche la canoa. In buona sostanza, amo tutto ciò che mi permette di essere immersa nella natura, circondata dal silenzio che induce la riflessione.

La pandemia, secondo lei, come ha modificato la percezione del tempo?

In alcune persone è stato un tempo terapeutico, perché le ha costrette a riflettere, a pensare, soprattutto se fosse giusto o sbagliato ciò che stavano facendo, se le scelte di vita, anche professionale, producessero soddisfazione o noia, incertezza. Molti hanno deciso di cambiare, la società si sta modificando.

Alessia D’Epiro definisce sé stessa: se si guarda allo specchio che donna vede?

Vedo una donna che ha saputo coniugare coerenza fra il proprio pensiero e ciò che fa.

 

www.womanboss.it

 

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