Andrea Favilla

ITALIA: LE OPPORTUNITÀ PERDUTE IN AMBITO FINANZIARIO

Andrea Favilla, con una società di fondi di investimento che opera a Lugano, delinea i pregi e le lacune in una fase di crescita al di là di ogni previsione. “La Russia? Un grande paese, ma piccolo se consideriamo Pil e redistribuzione del reddito”. Dal private equity le soluzioni anche per le Pmi

Ingegnere Favilla, si registra un certo successo delle obbligazioni italiane. A cosa si deve tanta fiducia sulla solvibilità di Roma?

C’è un aspetto legato alla distribuzione del prodotto, il cliente finale percepisce una maggiore comodità nel sottoscrivere un’obbligazione piuttosto che un fondo. Il cliente vede il rendimento, ma a volte il prezzo del titolo, nel corso del tempo, va al di sotto della cifra sborsata inizialmente: questo è un aspetto che va tenuto presente. Il ministro delle finanze è persona molto prudente e questo è apprezzato dai mercati, e per restare alla sua domanda, bisogna sottolineare il fatto che l’Italia sta crescendo al contrario di quanto era stato previsto: cresce meglio della Francia, della Spagna, persino della Germania. Per l’Inghilterra c’è l’incognita elezioni. E si fa un gran parlare della Russia, ma la Russia non è per nulla un gigante, è un piccolo Paese in termini di Pil prodotto e di redistribuzione del reddito. È un Paese esteso, ha il petrolio, rame, il carbone, ma se guardiamo alle cifre non è una ‘grande’.

La crescita che registriamo in Italia è dovuta a una gestione del risparmio, anche familiare, molto oculata. E sul mercato obbligazionario si riversa gran parte degli investimenti.

A rispondere è Andrea Favilla, fondatore e Ceo di Apuano Capital, società di confezionamento e distribuzione di fondi di investimento con sede a Lugano. Ha iniziato la sua carriera quasi 30 anni fa come analista finanziario presso alcune banche private italiane. Nel 1998 si è trasferito in Svizzera dove ha lavorato per 4 anni per Arner Bank come specialista di hedge fund e successivamente come responsabile del team di family office. Nel 2002 ha fondato Bullet Capital Management e successivamente nel 2011 ha fondato Quercus Advisors, supportando le società internazionali di gestione del risparmio nel collocamento dei loro prodotti principalmente in Svizzera, Italia e assistendo i clienti HNW (clienti facoltosi, con portafogli importanti, ndr) attraverso il suo dipartimento di family office. Alla fine del 2012 ha costituito Apuano Capital SA.

In due parole, cosa fa la Apuano Capital SA?

Noi siamo una casa di confezionamento di prodotti finanziari che distribuiamo a investitori istituzionali senza gestire i denari, operazione per la quale ci si affida a società che noi indiduiamo e deleghiamo.

La sua società si occupa di private equity, modalità gestionale che piò portare alla salvezza o addirittura al rilancio di un’azienda, se utilizzata con correttezza, oppure può essere il cavallo di Troia che affossa un’impresa per avviare attività speculative di ogni genere. Lei cosa ne pensa?

Deve essere visto come strumento finanziario che mira alla crescita di un’azienda, soprattutto può essere utile per l’accrescimento del capitale o nell’ambito di un passaggio generazionale. In quest’ultimo caso, ci troviamo di fronte spesso a storie specifiche, soprattutto quando si entra in una fase di diverse prospettive in confronto a scenari futuri. Così le controversie fra genitori ed eredi si acuiscono e un’azione di private equity, corretta, trasparente, può portare a soluzioni che soddisfano le parti interessate.

Ma allora cosa non funziona in Italia?

L’Italia è un Paese che pone limiti e vincoli a società come la mia, che non potrebbe operare in Italia, nel settore finanziario è molto indietro rispetto a molti Paesi. In Italia le grandi banche riempiono i portafogli dei clienti con prodotti propri o di soggetti con cui sono in partnership. In Svizzera, dove mi sono trasferito alla fine degli anni 90, vi sono molteplici realtà che operano senza una burocrazia farraginosa e senza un palese conflitto di interesse. I grandi gruppi bancari, in Italia, detengono una sorta di monopolio.

 

www.apuano-capital.com

 

 

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