Innovazione: cosa chiedono le aziende italiane
Carico burocratico e difficoltà amministrative rallentano la crescita
Che genere di salto evolutivo chiedono oggi gli imprenditori italiani? Dopo l’avvio del Progetto Italia 4.0 che ha permesso il rinnovo del parco tecnologico-produttivo in linea con i modelli organizzativi più avanzati, i titolari di impresa chiedono di perfezionare il percorso con l’espansione dei prodotti e dei brand sui mercati. Di fronte a questa prospettiva – però – secondo le rilevazioni compiute dal gruppo di ricerca di Ifiit negli ultimi mesi, 1) molte aziende devono ancora affrontare con sagacia il processo di internazionalizzazione, organizzata in senso stabile 2) una parte meno consistente di aziende, per loro stessa ammissione, hanno difficoltà a trovare personale specializzato (all’interno, con ruoli tecnici, e all’esterno, con profili commerciali) 3) tutte le aziende lamentano il carico burocratico e le difficoltà amministrative, oltre al cambiamento del quadro normativo. A ciò si aggiunga – detto per inciso – che il quadro internazionale presenta luci e ombre per la guerra dei dazi e per le crisi in alcune aree (Venezuela, Turchia, Argentina, Siria, Iran e Egitto). Ma il pianeta continua a crescere, non solo economicamente, ma anche culturalmente. Non è necessario chiedersi se le aziende che vogliono innovare sono sulla difensiva o meno. La propensione agli investimenti è confermata. Completato il riassetto produttivo, gli imprenditori dovranno passare all’azione commerciale con più efficacia. Con quali modelli? È questo il punto su cui si dovrà innovare. Il mercato grazie alle tecnologie digitali è ancora in pieno cambiamento e le reti distributive e logistiche si stanno ancora trasformando. Le domande e le risposte si concentreranno per il futuro su questo piano. È questo il tema che emerge dall’ultima rilevazione dell’indice Ifiit.
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