La Federconsumatori ha avviato un’azione di diffida nei confronti di Twitter

“I social media si legge in una nota diffusa dall’associazione – hanno assunto un ruolo centrale nella circolazione delle informazioni e sono diventati luogo di confronto e discussione”. Twitter fa parte di questo ristretto gruppo di big della rete con 7 milioni di utenti attivi fra questi Twitter un mezzo di comunicazione potentissimo in continua evoluzione ed espansione.

“Oggi si parla molto di censura e “fake news” – prosegue Federconsumatori -, un dibattito acceso e con posizioni contrastanti. Molti sostengono che in rete circolino troppe notizie false potenzialmente assai dannose per l’opinione pubblica, e che pertanto sia da regolamentarne l’uso”. Anche perché Twitter agisce direttamente sull’utenza vagliando (censurando?) ciò che viene scritto e immesso nella rete.

Ma l’azione inibitoria non si limita a contrastare l’azione del social sotto il profilo etico. Federconsumatori intende procedere contro “le condizioni generali di contratto: in parole povere dalle regole che devono rispettare gli utenti”.

“Sia nel caso di Twitter che di altri social spesso le condizioni generali di contratto sono ambigue e favorevoli alle aziende, dando per esempio la possibilità di chiudere un profilo senza dare spiegazioni. Si tratta di multinazionali che operano in tutto il mondo, pertanto individuare la regolamentazione e le leggi applicabili non è semplice, tanto che anche questo argomento è oggetto di dibattito a vari livelli da tempo”. L’associazione, nel merito dell’azione, si propone, attraverso l’azione inibitoria a Twitter, di modificare le leggi vigenti in materia in senso più favorevole agli utenti, rispettando la normativa italiana.

Federconsumatori è convinta che il settore dei social meriti maggiore attenzione e tutele per gli utenti: “non accettiamo che le aziende si scrivano da sole le regole, soprattutto quando – come in questo caso – le stesse sono sfavorevoli e scorrette”.

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