PORTICO DELLA MUSICA – Paolo Bonzi, titolare del Portico e il suo negozio. (Foto di Ettore Barillà)

ROCK: STRUMENTI E GADGET FRA SOLENNI MURA DEL SEICENTO

In Val Brembana un negozio storico: “Il portico della musica”

Si possono trovare chitarre Fender Stratocaster o Gibson “cornini”, così come strumenti a fiato e a corda; ben in vista anche alcune batterie e il corredo di piatti; non mancano innumerevoli gadget, t-shirt, felpe – ove spiccano i nomi storici del rock -, spille, manifesti…

L’originalità di questo “Portico della Musica” – www.porticodellamusica.com – sta nel fatto che è collocato all’interno di mura che risalgono al ‘600, ben conservate, una cornice singolare di grande impatto con tutto ciò che è esposto. Il “Portico” si trova a San Giovanni Bianco, in Val Brembana, località attraversata dal Brembo, conosciuta in tempi recenti anche per la sgradita presenza del Coronavirus, che ha mietuto non poche vittime.

Ma veniamo al rock. Paolo Bonzi, è il titolare del locale.  Trentotto anni, sposato, due bambini, Paolo è figlio d’arte. Affabile e cordiale, ci accoglie in questo “tempio” della musica assolutamente unico. Batterista e co-fondatore di due gruppi, “The Convention”, cover band con brani dagli anni 60 a oggi, e poi “Route 69”, Bonzi ha con una storia che coinvolge il nonno e il papà. “Mio nonno suonava nella banda locale la tromba ed era anche un cantante; sempre nella banda locale si è poi esibito mio padre, che suonava il flicorno baritono. Il papà ha poi continuato in un gruppo beat con brani anni 60 – bassista e voce – e ancor oggi si esibisce nei piano bar.  Io ho cominciato a suonare la batteria a sette anni; quando ne ho compiuti 22, dopo aver seguito un corso di musica, ho ricevuto il diploma di insegnante. Nel 2009 ho aperto questo negozio”.

Già, il negozio. L’ingresso ad arco acuto introduce il cliente in una serie di locali dove, da subito, fanno bella mostra di sé chitarre acustiche ed elettriche, appese a una parete con sassi a vista. “Gran parte della struttura risale al ‘600. La parte che arriva fino alla strada provinciale era adibita a grande stalla per gli asini, in prossimità proprio della via mercatorum, ove si fermavano gli allevatori per riposare. Il lavoro di recupero e conservazione ha richiesto tempo, ma mi ha dato molta soddisfazione”.

Paolo Bonzi, nel suo “Portico”, svolge un’attività a tutto tondo: “Non c’è solo la vendita di strumenti musicali e il merchandising: nel 2016 ho avviato una scuola di musica – in un locale ricavato sempre all’interno – e si erano iscritti quattro ragazzi. Oggi gli iscritti sono 52

Poi ci conduce in una sala prove, si siede alla batteria e, insieme a un amico chitarrista, improvvisa una session. Ci salutiamo da lontano, la distanza sanitaria è sempre osservata, mentre si diffondono le note di Honkytonk woman dei Rolling Stones che ci accompagnano all’uscita. E le note generano buone vibrazioni in questo sito singolare, affascinante luogo, vibrazioni che si diffondono nell’etere e, chissà, magari raggiungono chi ha lasciato questa valle anche in tempi recenti.

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