VICTORIA TEREKIEV DIFFONDE MUSICA E “SANGUE RITMICO”

Diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, la pianista coniuga musiche di ispirazione bulgara e un repertorio italiano che giunge fino al ‘900

Victoria Terekiev, pianista, nasce a Milano da padre bulgaro e madre italo-bulgara (3/4+1/4 di sangue ritmico, come ama sottolineare).

Dedita alla divulgazione del repertorio bulgaro del ‘900, ancora poco conosciuto, tiene numerose master class (la musica classica bulgara con i colori del folklore).

Inizia presto a studiare pianoforte con Stefka Mandrajieva e si diploma al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano con Eli Perrotta. Continua gli studi con Paul Badura Skoda, Alfons Kontarski (del quale sarà assistente alla master class tenuta nel 2004 presso Civica Scuola di Musica Claudio Abbado), Franco Scala, Tatjiana Nikolajeva, Antonio Janigro e Trio di Trieste per musica da camera.

Il suo secondo lavoro discografico solistico “Wind from the East” per l’etichetta bulgara GegaNew è dedicato interamente ai compositori bulgari del ‘900 e ottiene 5 stelle dalla rivista Amadeus nel dicembre 2016. A settembre 2018 esce il terzo CD solistico dal titolo “Aquarelles” per Da Vinci Publishing ed è una monografia su Pancho Vladigerov.

Ha suonato per Serate Musicali, Piccolo Teatro, Teatro Verdi di Trieste, FAI, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Wiener Saal – Salzburg, Innsbruck Konservatoriumsaal, XV festival Asolo Musica, Teatro Angelicum, Auditorium RSI a Lugano, Piano CityMilano, Villa Simonetta per la rassegna Notturni di Chopin, Trieste Prima, Madesimo Festival 2015 per la Schubertiade, Sofia per UCB, BariPianoFestival 2018. Ha eseguito brani di Marco Tutino e nel 1996 ha suonato in prima assoluta “Le Onde” di Ludovico Einaudi in presenza del compositore.

Quando ha iniziato a suonare? Con il pianoforte è stato amore a prima vista?

No, non è stato amore a prima vista, perché l’idea di dover studiare tutti i giorni non mi andava da piccola, naturalmente.

Cosa intende per “sangue ritmico”?

Per “sangue ritmico” intendo un mix musicale caratteriale, molto sanguigno, quindi con la parte predominante che è bulgara ( i 3/4) e l’altra forse più solare che è il mio quarto italiano.

Cosa apprezza maggiormente nella musica italiana? Immagino che l’abbia influenzata, nel predisporre il suo repertorio.

Immagino che la domanda faccia riferimento alla musica classica italiana. Il mio repertorio è iniziato più di 20 anni fa con un lavoro monografico su Gian Francesco Malipiero e recentemente ho inciso un altro cd a 4 mani assieme a Gilda Buttà sul repertorio del ‘900 italiano e, per essere più precisa, sulla Generazione degli anni 80.

Comunque le rimane sempre la Bulgaria nel sangue, per ¾ come ama sottolineare. Ci parli un po’ delle sue origini, dei suoi genitori.

La Bulgaria è nel mio sangue, sono figlia di padre bulgaro e cittadino del mondo, e mamma mezza bulgara e mezza italiana. Si sono conosciuti a Milano e sono stati insieme tutta la loro vita.

Quali sono i suoi programmi, nell’immediato?

Prossimamente uscirà un mio nuovo lavoro discografico, ma non posso rivelare ancora l’autore.

 

 

 

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