ELEGANZA E BUON GUSTO ALL’ANTICA BARBIERIA COLLA
Fondato nel 1904, l’esercizio conserva intatto il “volto” che ne caratterizza lo stile. Oggi la titolare è Francesca Bompieri: “Questo negozio ha un’anima”
In quel 1904, a Milano non si erano ancora spenti gli echi del disastroso debutto di “Madama Butterfly” alla Scala e Dino Colla, barbiere di scuola ferrarese, decise di aprire il proprio negozio di barbieria in via Manzoni 19. Dino Colla non serviva i clienti, ma dirigeva il personale, per assicurarsi che venisse fornito un servizio estremamente raffinato in un ambiente con una tale ricerca nell’arredamento da ricordare quasi un club inglese.
Nel 1919 Colla trasferì il negozio in via Verdi 2, angolo via Manzoni, di fronte al Teatro “La Scala”. Qui la bottega visse sicuramente il suo momento di maggior splendore. Il successo di Colla durò sino all’agosto del 1943, quando un bombardamento rase al suolo Piazza della Scala ed il negozio rimase chiuso per nove mesi. Riaprì i battenti il 1° aprile 1944, in via Gerolamo Morone 3, dov’è situato tutt’ora.
Tra i molti lavoranti di Colla, solo uno aspettò pazientemente la riapertura della bottega: Guido Mantovanini. La sua fedeltà fu giustamente ripagata alla morte di Dino Colla il 3 febbraio del 1949, quando Mantovanini divenne l’unico proprietario del negozio.
Il 16 gennaio 1960 dal prestigioso Hotel Continental di Milano arrivò all’Antica Barbieria Colla Franco Bompieri. Tra lui e Mantovanini nacque una collaborazione molto importante e la bottega prosperò ulteriormente grazie alla clientela portata da Bompieri.
Bompieri e Mantovanini diventarono soci al 50% nel 1965 e per tredici anni lavorarono insieme duramente. Nel 1973 Mantovanini si ammalò e così, due anni dopo, nel 1975, Franco Bompieri divenne unico proprietario di un negozio che ormai godeva di grande considerazione a Milano.
Oggi è la figlia Francesca a gestire l’Antica Barbieria Colla. Il negozio conserva tutt’oggi l’eleganza e lo stile d’un tempo: poltrone alte, comode, rifinite in materiali pregiati; sugli scaffali fanno bella mostra di sé i prodotti dell’azienda.
Ha proseguito l’attività paterna per scelta, perché le piace oppure per continuare a mantenere alto il nome della barbieria?
Per caso. Ho fatto un percorso di studi particolare: dopo il liceo classico ho fatto tre mesi di lettere moderne. Poi sono passata allo Ied, mi sono diplomata in fashion design. Ho lavorato un po’ nella moda, ma non mi piaceva, e sono finita a fare la grafica pubblicitaria.
E questa attività le piaceva?
Sì, ma il lavoro era troppo saltuario. E così tra un contratto e l’altro ho proposto a mio padre di creare l’immagine di tutto quello che era prodotto in Antica Barbieria Colla e commercializzarlo. Ho ideato tutta l’immagine coordinata della linea di produzione, senza tralasciare l’attività storica. È per questo motivo che sono arrivata qui. Dovevo rimanere sei mesi, adesso sono dieci anni.
Di cosa si occupa ora nella barbieria?
Gestisco il negozio, ricevo i clienti ma la mia attività principale è sempre quella di coordinare il marchio. Così scaturisce il nostro modo di operare, di produrre, di proporre gli articoli. È la nostra way of life. Mio padre è stato bravissimo a creare una clientela, io mi sono occupata dell’immagine e del marketing, anche all’estero. Ho fatto in modo di far conoscere il negozio e il nostro modo di lavorare a 360 gradi e continua a farlo, in Italia e all’estero, questo luogo ha un’anima, anche con il rumore del tram, il passaggio della gente, la clientela affezionata.
All’estero, in quali Paesi arrivate?
In Italia abbiamo una trentina di punti vendita, altrettanti in Europa e nel mondo, abbiamo un distributore ufficiale in Giappone e continuo ad ampliare i contatti. Ripeto: quello che sto cercando di realizzare è affermare sempre di più quella che non è solo una bottega del barbiere.
Ha degli hobby?
Amo molto andare al cinema da sola, un momento tutto mio. Sono solitaria, però spero di creare prima o poi una famiglia. E ho già iniziato con Clara, il mio cane (ride e rivolge uno sguardo a Clara).
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