AL COFFICE MILANO BUFFET, CREATIVITÀ, EVENTI CULTURALI
Il locale “informale”, come ama definirlo il titolare, è un ibrido fra un bar e una struttura di coworking. Sale per il lavoro, ma anche un invito al relax
Il nostro è uno spazio molto informale”. A definirlo così è il titolare di Coffice Milano, una struttura di coworking aperta nel 2015 con una sede in Porta Romana per poi spostarsi nel 2018 in via Olona, a Milano. Infatti, come si legge anche nelle note di presentazione del sito “Uno spazio ispirato al coworking dove lavorare, studiare, giocare, condividere progetti e passioni”.
Dove è anche possibile navigare con il Wifi ad alta velocità, oppure fruire del buffet dolce e salato, con l’invito “rilassati sorseggiando un the oppure ricarica le energie con un caffè”.
Il tutto compreso nel prezzo orario.
“Libera la tua creatività da Coffice. Paghi solo il tempo, al resto ci pensiamo noi”. “Perché in effetti – spiega il titolare Alberto Barazzetti – il nostro è un ibrido fra un bar, molto accogliente, e una struttura di coworking. E la nostra caratteristica sta nel fatto che le persone pagano per il tempo che utilizzano”. Con tariffe di tutto rispetto, c’è da dire: 4 euro per un’ora, 1,5 euro ogni 30 minuti successivi. L’abbonamento giornaliero costa 16 euro.
“Cosa offriamo, oltre al buffet? Due sale, una per 10 persone, con la tv alla quale potersi collegare, e un’altra per 20 persone. Inoltre abbiamo un servizio di tavola calda, oggi abbiamo anche l’asporto. Infine, organizziamo eventi – prosegue il titolare -, quando possibile. Una volta al mese ospitavamo Aperitivo con l’arte, con la partecipazione di due docenti che illustravano le mostre in programma a Milano”.
“Sono fiducioso per il futuro, il vaccino ci aiuterà – conclude Barazzetti – anche se rimane il timore di ulteriori restrizioni, per la prossima estate, visto cos’è successo con la bella stagione nel 2020. Mi spiego: ci inviteranno, secondo me, a tenere i tavoli un po’ più distanziati. Ma se anche questo può aiutarci a uscire dalla pandemia, per noi non c’è problema”.
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