BOOM DEI MAGAZZINI NEI BALCANI DOPO LE PAUSE DEL COVID-19

Come stati membri dell’UE, Romania e Bulgaria, insieme a Serbia, sono preferiti dalle società di logistica e stoccaggio

Dopo le costose interruzioni causate dal COVID-19 c’è un crescente interesse da parte delle società di logistica e magazzinaggio in Еuropa occidentale di creare catene di approvvigionamento vicino ai principali mercati, nell’Europa sudorientale.

Il gruppo olandese Raben, che opera in 13 Paesi europei e rifornisce diverse industrie, tra le quali quelle che operano nella vendita al dettaglio e nell’automotive, prevede che l’aumento dei costi in tutta l’Europa sviluppata aumenterà la crescita nei Paesi sudorientali e nei Balcani, scrive il giornale Capital.bg. Raben e altre società di stoccaggio industriale hanno affermato di essere in trattative con società che volevano trasferire alcune delle loro operazioni dall’Asia e altrove.

“Le società torneranno dall’Asia all’Europa. Dobbiamo essere pronti ad affrontarle quando ciò accadrà”, ha detto a Reuters il capo di Raben per l’Europa centrale e orientale Tomasz Nezwicki.

Secondo gli analizzatori, in Bulgaria e Romania è più economico e più facile avviare questi progetti grazie ai requisiti meno gravosi, per i permessi per la costruzione di nuove strutture, e agli stipendi molto più bassi. I miglioramenti nelle strade e in altre infrastrutture, nonché gli sviluppi provocati dall’uscita della Gran Bretagna dall’UE e il cambiamento delle relazioni con la Cina, hanno rafforzato le prospettive nella regione.

Fino adesso la Polonia e la Repubblica Ceca sono stati i maggiori mercati nel settore del magazzinaggio industriale e logistico con 20 milioni di metri quadrati e 9 milioni di metri quadrati di stoccaggio. Tuttavia, l’Europa sudorientale sta crescendo più velocemente e sta recuperando terreno.

Condividi
Share

Commenti

be the first to comment on this article

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vai a TOP