Flavio Accornero

BULGARIA, PIÙ EXPORT E PIÙ ENOTURISMO

L’enologo italiano Flavio Accornero parla delle opportunità di sviluppo in Bulgaria, “Paese strategico al centro dell‘Europa, in costante crescita con un buon potenziale”

Flavio Accornero avvia la sua attività a Sofia nel 2011 e da allora si occupa di Consulenza enologica commerciale, assistenza tecnico commerciale a cantine, importatori, catene GDO e negozi specializzati, di consulenza promozionale e internazionalizzazione.

Laureato nel 1981 come enologo presso Itae, (l’Istituto tecnico agrario enologico di Alba), è certificato anche per il Tartufo Bianco d’Alba e assaggiatore di caffè, Flavio Accornero si dedica alla promozione e al commercio dei vini italiani nel mondo: Germania, Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Cina, Bulgaria. È stato presidente dell’Ente Regionale di Programmazione e Concertazione del mondo vinicolo piemontese, della Cooperativa agricola San Marziano – Viarigi (produzione vini biologici), del Consorzio Expo Piemonte – Asti Italia, di Chan Corporation –  Hong  Kong, Responsabile Internazionalizzazione di Confimprese Asti.

Autore di due libri, “Stati Uniti d’Europa” (2004) e “Atlante dei Vini del Piemonte” (2008). Fra i suoi  riconoscimenti e premi: Knight of the wine of California, Cavaliere delle Terre di Asti e Monferrato, del Tartufo e dei Vini d’alba e del Gavi, Cavaliere del tartufo e dei vini d’Alba, Cavaliere del Gavi, Cavaliere di San Martino, Balivo della Bulgaria (Cavaliere di San Martino).

Cominciamo con la sua storia professionale. Come ha sviluppato la passione per questo settore?

Sono nato in Piemonte nell‘Astigiano, una zona fortemente vinicola. L’attrazione per il complesso e affascinante mondo del vino è stata naturale.

Avendo lavorato in diversi Paesi nel mondo, quali esperienze ha acquisito e come hanno contribuito al suo successo nell’industria vinicola?

L’aver vissuto in diverse parti del mondo è stato di aiuto alla professione, ma soprattutto dopo più di 40 anni vissuti in diversi Paesi, l‘esperienza umana è quella  che mi ha affascinato di più. Ancora oggi quando vado in un posto nuovo mi emoziono. Vivere e viaggiare per lavoro ti mette in contatto con la vita vera del posto.

Come ha deciso di stabilirsi in Bulgaria e avviare la sua attuale azienda? Cosa l’ha attratta verso questo Paese?

La Bulgaria è paese strategico al centro dell‘Europa. In passato era una porta sulla Russia,oggi è un Paese in crescita con un buon potenziale.

Parlando di vini italiani, quali sono le principali sfide e opportunità nel promuovere e commercializzare vini italiani sul mercato bulgaro?

I bulgari amano l’Italia, la sua cultura, le sue bellezze, i suoi prodotti, la cucina e anche i suoi vini. Il diffondersi della cucina Italiana è di grande aiuto.

La Bulgaria ha una lunga tradizione vinicola. Come valuta la scena del vino bulgaro oggi? Quali consigli fondamentali dà a chi vuole migliorare la qualità dei propri vini e aumentare la loro competitività?

La storia vinicola della Bulgaria è impressionante. I Traci producevano vini prima dei Greci e dei Romani. La qualità è di buon livello, ci sono delle buone cantine, dei bravi enologi. Dovrebbero identificare meglio le diverse zone di produzione, sviluppare di più l’Enoturismo. La Bulgaria ha diversi prodotti di eccellenza ma, deve selezionarli, certificarli e promuoverli.

Come si relaziona con i produttori bulgari e come promuove la collaborazione tra il vino italiano e quello bulgaro?

Non ci sono molte sinergie tra produttori italiani e bulgari. Abbiamo solo un caso di una azienda Italiana che ha investito in Bulgaria (Miroglio). Il mercato bulgaro resta il principale sbocco per i suoi vini. In passato c ‘erano diversi progetti promozionali, finanziati dalla UE, che prevedevano progetti sinergici con aggregazioni di diversi Paesi europei. I produttori bulgari non hanno ancora una forte e pianificata strategia di esportazione. Questo richiede una programmazione a medio lungo termine. Il potenziale è ottimo, con il tempo arriveranno anche i risultati.

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