Daniele Procacci

DAI FUMETTI A STAR WARS
DANIELE PROCACCI AL TOP

Il production designer conosciuto e apprezzato in tutto il mondo ha un sogno: “Ci vorrebbe una nuova consapevolezza dell’industria del ‘dietro le quinte’, perché i creativi come me hanno bisogno di strutture dove sia riconosciuto il merito prima e la competenza poi”

“La vera America è qui. Sì, l’industria cinematografica italiana ha vissuto un periodo di flessione, ma si sta riprendendo e abbiamo due film candidati all’Oscar (di Alice Rohrwacher e di Aldo Signoretti, ndr). Ci vorrebbe una nuova Cinecittà”. Daniele Procacci, fondatore e titolare della Procacci Entertainments srls, concept designer e production designer, parla come un fiume in piena. Nipote del noto regista Lino Procacci (“Non ha mai raccomandato nessuno, ‘sennò mi accusano di nepotismo’, era solito dire”), il disegnatore di produzione di origini umbre, ha stabilito la sua attività in Italia, dopo aver lavorato per Walt Disney Studios, Star Wars, Marvel UK di Londra, tra Stati Uniti, Canada, Inghilterra.

“Ho iniziato 30 anni fa a lavorare come freelance – prosegue Procacci – per la Walt Disney company: all’epoca facevo l’in-betweener, in pratica realizzavo i sette disegni in un secondo di minore importanza ma necessari all’animazione. Vi spiego meglio: in un secondo di animazione ci sono 12 disegni, il disegnatore supervisor – il grande nome – produce i disegni fondamentali, io e altri tantissimi ragazzi allora che l’animazione era tutta disegnata a mano, ci occupavamo invece delle intercalazioni del disegno, talmente impercettibili che l’occhio non riesce nemmeno a cogliere. Per la Marvel UK invece ho fatto, e faccio ancora, il concept e production artist, mestiere che svolgo anche con la compagnia italiana nostra, la Procacci Entertainments Srls”.

Il mitico Superman in un disegno di Daniele Procacci

“I creativi siamo noi – sottolinea Procacci – ma bisogna essere umili, io stesso sto bene dietro alle quinte, quella del concept artist è una professione che non viene ‘vista’ ma è molto apprezzata, se si lavora bene. Una riprova l’abbiamo avuta dagli Stati Uniti con tanti produttori americani che sempre più spesso vengono in Italia per realizzare i loro film, ad esempio Wonder Woman è stata girata in Puglia e The Avengers in Trentino Alto Adige. Tutto però dipende da quello che si propone a chi viene a investire economicamente nel nostro Paese”.

Il periodo della pandemia ha rappresentato una fase di passaggio molto delicata, con risvolti particolari, secondo Procacci: “Siamo stati fermi 518 giorni ma così abbiamo avuto la possibilità di studiare, di formarci ancora di più e siamo diventati delle eccellenze apprezzate in tutto il mondo. Nello stesso tempo – aggiunge – in quel periodo sono spariti, non in senso sanitario, per carità, gli incapaci, gli approssimativi, i chiacchieroni. L’ambiente si è ripulito”.

Così l’agenzia che ha fondato è decollata: “Oggi realizziamo lavori che vanno dal teatro al cinema e, per uno che a 17 anni ha iniziato con il fumetto, poi mi sono trasferito in America perché era lì che mi venivano date le migliori opportunità di fare vedere merito e talento. Lo dico a tutti quelli che vogliono provare a fare questo lavoro: provateci, andate negli Stati Uniti, in Inghilterra, oggi anche a oriente… provate in una grande città italiana, per esempio a Milano o a Roma. Oggi con la realizzazione della Procacci Entertainments srls ho raggiunto un traguardo che mi rende orgoglioso”.

 

 

 

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