DALL’AROMA DEI VINI AI PROFUMI
ALLA RICERCA DEL BUONGUSTO
Dal 500 la famiglia Gini si è occupata di vini. Nel 2012 la svolta: Francesco inizia a dedicarsi alle essenze e via via crea la propria azienda
La famiglia Gini dal 500 si occupa di viticoltura con “l’amore incondizionato per la natura e i suoi frutti”. Ma l’amore per aromi e fragranze colpisce a tal punto Francesco Gini, erede della famiglia originaria, da far sì che la sua attenzione si sposta verso i profumi. Così, nel 2012, il giovane imprenditore seleziona le fragranze nell’ampia area delle essenze, divenuta il suo habitat professionale. “La mia proposta – scrive nelle note di presentazione del sito – spazia in tutto ciò che ritengo possa abbracciare la cura personale e del buongusto”. Nasce così l’azienda che porta il suo nome e che si è affermata nel variegato mondo dei profumi.
Puoi parlarci del tuo background e di come ti sei avvicinato al mondo delle fragranze?
Il mio primo approccio con l’olfatto avviene nella cantina di famiglia dove comprendere le note organolettiche dei vini è stato il primo allenamento per il mio naso. L’approccio con il profumo di nicchia è avvenuto invece grazie al mio miglior amico Luigi, sarto di grande cultura e collezionista di profumi. E’ stato grazie a lui che ho iniziato il mio percorso di conoscenza e curiosità, studiando le fragranze e conoscendo le materie prime. Da lì ho iniziato il mio percorso, innanzitutto diventando un ottimo cliente per molte profumerie e creando anch’io la mia collezione di profumi vicini al mio personale sentire. Ho poi lavorato poi qualche anno in una profumeria mista commerciale e di nicchia e questo mi aiutato molto a cogliere quelle che sono le differenze tra questi due mondi. Nel 2012 ho aperto la mia profumeria Gini Fragranze dove propongo tuttora una selezione dei migliori marchi di nicchia.
Come hai fatto a trasformare la tua storia personale in profumi? Puoi guidarci attraverso il tuo processo creativo?
Per trasformare la mia storia in profumo è stato essenziale l’esperienza che ho fatto in questi anni nella mia boutique. Raccontare e proporre molti profumi diversissimi fra loro alle persone, per le loro singolori personalità, mi ha fatto capire cosa serve per tradurre un’ispirazione in un linguaggio olfattivo comprensibile. Il mio processo creativo parte sempre con uno scopo empatico. Quindi decisa l’emozione o la sensazione che voglio trasmettere e create le prime prove della formula, testo le fragranze con persone molto attente in modo da capire se il messaggio che deve arrivare è leggibile.
Quale ruolo credi che il profumo svolga nelle nostre vite e come può influenzare le nostre emozioni e i nostri ricordi?
Il profumo può essere usato in tante maniere. Indossato come qualcosa che ci metta in ordine e che ci faccia sentire a nostro agio con gli altri o al contrario indossato come qualcosa di stravagante e che polarizzi l’attenzione su di noi. Personalmente preferisco che il profumo sia in armonia con il nostro essere ma che al contempo ci porti a esaltare delle vibrazioni personali più profonde diventando quindi una lente verso l’interno e uno specchio verso l’esterno. Sicuramente il profumo ci porta a viaggiare con la mente verso luoghi lontani e momenti nella nostra memoria ma pongo molta attenzione sull’emozione che riverbera nel presente e con la quale rimaniamo a contatto.
Come ti assicuri che le tue fragranze si distinguano in un mercato affollato? Cosa distingue Gini Parfum dagli altri marchi di profumi?
Quando ho iniziato a creare Gini Parfum volevo creare dei profumi che raccontassero la mia storia. È importante per me che le mie fragranze siano sincere e cioè che ci sia una coerenza tra quello che sono e quello che racconto attraverso l’olfatto. Ogni profumo è come un piccolo tassello di me stesso. Quello che distingue il mio marchio dagli altri è la ricerca di trovare attraverso il profumo un linguaggio emozionale fluido ma profondo. Ogni mia fragranza va vibrare delle corde che appartengono a tutte noi, dipende dal momento della vita in cui ci troviamo.
Puoi condividere progetti imminenti o piani per il futuro di Gini Fragranze?
Dopo la fiera Esxence a Milano stiamo iniziando tante nuove collaborazioni che richiedono attenzione ed energia. Al momento mi sto dedicando a far conoscere GINI PARFUM in nuovi luoghi e a nuove persone. Ho però in cantiere una nuova fragranza che ha a che fare con le origini nomadi di un mio trisnonno e alla cultura della natura che si tramanda.
Che consiglio daresti a qualcuno interessato a intraprendere una carriera nel settore delle fragranze?
Per chi vuole lavorare nel mondo del profumo è importante prima di tutto avere la curiosità di scoprire e imparare. Conoscere la bellezza di girare nelle profumerie e farsi stupire senza pregiudizi ma solo ascoltando umilmente con il naso. Credo che parlando di profumeria artistica sia importante avere un quadro generale di quello che è il bello del nostro mondo. Quindi, arricchire il nostro bagaglio culturale: visitando città d’arte, scoprendo la musica, il cibo, il cinema, la letteratura e tutto quello che porta con sé un’emozione. Questo ci aiuta a cogliere sfumature e dettagli essenziali. Queste piccole intuizioni diventeranno un giorno qualcosa da regale a chi ci circonda.
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