DANI BO: L’ARTISTA CHE DIPINGE
LA GIOIA DI VIVERE
Da Pomorie a Brescia: il percorso creativo di Daniela Boshnakova tra acquerelli, emozioni e successo internazionale
Nata nel 1971 in Bulgaria e cresciuta a Pomorie, piccola città sul Mar Nero, Daniela amava dipingere sin da piccola. “Le mie capacità sono state notate a scuola e il mio professore d’arte mi portava spesso a fare dei concorsi a livello regionale e nazionale che spesso vincevo. A volte, poi, la vita ci presenta altre strade e così mi sono laureata in economia a Sofia e per anni ho lavorato come imprenditrice.”, racconta l’artista, conosciuta oggi nel mondo del aquarello come Dani Bo.
Facciamo questa intervista con lei poco prima dell’inaugurazione della sua nuova mostra personale “Frammenti d’Italia in Bulgaria”, che si terrà nella capitale bulgara, presso Art Place Interpred dal 24 ottobre al 5 novembre 2024.
Cosa le ha spinto a riprendere la pittura dopo tanti anni di carriera imprenditoriale?
Nel 2016, all’età di 45 anni, ho ritrovato il piacere nel creare forme, colorare ed esprimermi sul foglio bianco con la tecnica dell’acquerello. Il piacere si è trasformato in una vera e propria passione. Nel 2017 mi sono trasferita a Brescia. Nel mio percorso da autodidatta ho frequentato molti workshop di acquerellisti italiani e internazionali di fama mondiale. Nel 2018 mi sono iscritta al corso di acquerello che organizza l’Associazione artisti bresciani (AAB) e nel 2021 mi hanno proposto di diventare co docente insieme al professore Giuseppe Galizioli. Per me e stata un’opportunità ma soprattutto una grande soddisfazione per il riconoscimento che ho ricevuto. Ora sono l’insegnante di due gruppi, perché l’interesse per il mio corso cresce sempre di più. Ogni anno partecipo alla mostra collettiva dei soci dell’ AAB “Ricognizione”. È un evento molto atteso dal mondo artistico bresciano e non solo e ripreso da tutti i media del territorio.
Come è stato per lei passare dalla Bulgaria all’Italia, sia a livello personale che professionale?
Spostarsi dalla Bulgaria all’ Italia non è stato un problema linguistico in quanto parlavo già un buon italiano (l’ho studiato all’Istituto Italiano di Cultura di Sofia) e avevo l’amore e il sostegno del mio compagno italiano. Italia mi ha accolta con tutta la sua bellezza e fascino. Per un artista la bellezza è essenziale. A livello professionale non mi sono messa a cercare subito lavoro. Mi sono dedicata alla mia nuova passione, l’acquerello, con dedizione e perseveranza e i resultati non hanno tardato ad arrivare. Ovviamente i primi ad apprezzare le mie opere sono stati gli amici ma poi sono stata notata e seguita anche da altre persone, sono arrivati i primi ritratti su commissione.
E le sue mostre personali?
La mia prima mostra personale “Battito del colore” è stata nel maggio 2022 a Brescia. Nel 2022 e 2023 sono stata selezionata in due concorsi: “Sorriso” e “Diverse forme di resilienza”, che mi hanno aperto le porte per partecipare ad altre due mostre regionali. Al concorso “Sorriso” ho ritratto Jean Paul Belmondo con il suo “Sorriso senza età” e per il secondo concorso ho interpretato la resilienza dell’infanzia in tempi di guerra, dove una bambina con il suo monopattino di colori vivi e vibranti sconfigge il grigiore dei palazzi abbattuti e la paura dalla guerra. Nei due anni successivi ad ottobre 2022 e 2023 ho partecipato al “Concerto e arte in rosa” in occasione della Giornata Nazionale del tumore al seno, presso San Francesco d’Assisi a Brescia e a novembre 2022 alla mostra “Tutti i colori delle donne”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, nel Monastero San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo. Nell’autunno del 2023 sono stata invitata dalla galleria Djamiata a Dupnitza, Bulgaria per una mia mostra personale. In febbraio 2024 ho partecipato all’ ExpoArte Montichiari con la serie “Tulle e luce”, una serie di ballerine, create apposta per la fiera. Ho continuato a lavorare sull’argomento della danza classica e ad aprile 2024 ho esposto con grande successo le mie ballerine a Pasardjik, Bulgaria.
Dove Dani Bo è più conosciuta, in Italia o in Bulgaria?
Potrei dire in entrambi i due Paesi, ma non solo. Grazie ai social networks e ai numerosi gruppi artistici dei quali faccio parte, gli acquerelli di Dani Bo sono facilmente riconoscibili nel mondo dell’acquerello.
Come pensa che la sua esperienza di vita in due Paesi diversi abbia influenzato il suo stile artistico?
Il mio stile è sicuramente influenzato dalla bellezza architettonica italiana, soggetto della mia prossima mostra. I colori, le luci tipiche dell’Italia sono un elemento per me affascinante che sicuramente influenza le mie opere. Le novità ai miei occhi forse mi danno una diversa sensibilità nel vedere le bellezze paesaggistiche italiane. Il fatto che io sia straniera che crea opere d’arte in Italia, il cambio di ambiente, il cambio di prospettiva, non può che arricchire il mio lavoro.
Da dove trae ispirazione per le sue opere?
Sono ispirata dalla bellezza che vedo ovunque, dalla luce e dalla felicità. Non sono indifferente al cielo, alla piazza o alla semplice tazzina di caffè, penso che anche gli oggetti esprimono emozione che cerco di trasmettere sul foglio bianco. Mi affascinano le espressioni dei volti come la risata sfrenata della bambina sull’altalena, la tenerezza e l’amore negli occhi della mamma. Sono attirata dalla morbidezza del gatto, dal movimento grazioso della ballerina, dal’ombrellone rosso… Potrei dire che quello che uniche tutte le mie opere è la gioia per la vita. Negli ultimi 8 anni mi sono dedicata all’arte, mi piace dipingere ogni giorno, anzi non posso più farne a meno.
Quali consigli darebbe ai giovani artisti?
Ogni artista abbia il desiderio di immergersi completamente nella sua arte e fare solo questo, ma bisogna considerare che l’artista moderno, oltre a sviluppare la sua arte, deve essere in grado di utillizzare gli strumenti moderni per farsi conoscere e per posizionarsi sul mercato. Quindi diventa fondamentale conoscere i social network e i siti e le applicazioni per vendere. Ciò nonostante, continuo ad amare il metodo tradizionale delle mostre personali perché mi permette di conoscere nuove persone e di presentare dal vivo le mie opere.. È magnifico comunicare con loro, è sorprendente vedere le loro espressioni davanti a un tuo quadro e questa è la cosa più appagante e soddisfacente.
Cosa ci racconterà della prossima mostra?
Considerato l’interesse per le mie opere ad acquerello e il grande amore per l’Italia in Bulgaria, ho preparato più di 20 paesaggi urbani per offrire al pubblico bulgaro l’atmosfera e la bellezza delle città italiane. Vi aspetto numerosi!
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