UNO SGUARDO DA CERESIO 7 SU UNA MILANO INTERNAZIONALE
Due piscine, bar e ristorante, e un colpo d’occhio incomparabile: ecco ciò che offre il locale sul tetto del palazzo della Maison Dsquared2. Ripercorriamo i passaggi salienti della rinascita del locale con Edoardo Grassi, fondatore e Ceo della società
In via Ceresio al numero 7 una volta c’era una delle sedie centrali dell’Enel. Stiamo parlando degli anni 40. A distanza di diversi lustri Ceresio 7 è divenuto un palazzo modaiolo, di proprietà della griffe Dsquared2, un edificio a quattro piani, aperto nel 2013, e proprio all’ultimo piano (il cosiddetto rooftop) il colpo d’occhio è stupendo: due piscine intorno al locale, il bar con una vista sulla Milano dei grattacieli. C’è anche il ristorante. La clientela è diversificata, non necessariamente in giacca e cravatta. Infatti c’è un clima informale che mette a proprio agio l’avventore.
A farci ripercorrere la storia, recente, del locale è Edoardo Grassi, fondatore e amministratore delegato della società, nella quale troviamo anche lo chef Elio Sironi, Marco Civitelli, Luca Pardini e ovviamente Dean e Dan Caten, la griffe di Dsquared2.
Com’è nata l’idea di creare questo locale?
Nel ristrutturare il palazzo si è voluto rispettare la storicità, i tratti distintivi dell’epoca, con un design adeguato. Sotto questo profilo ci sono stati utili anche Dean e Dan Caten, stilisti che hanno saputo trasmettere la loro sensibilità, il loro buon gusto. A tutto ciò si è aggiunta l’idea di proiettarci verso l’alto, un’idea che all’inizio è stata vista con un po’ di titubanza, ma l’arrivo dell’Expo e lo sviluppo dell’area dei grattacieli – ex Varesine, per intenderci – hanno fatto sì che il nostro progetto divenisse un po’ capofila di altri progetti analoghi. Milano è città internazionale, con un volto, oggi, più simile a città come New York, Shanghai, Dubai.
Che tipo di clientela ospitate?
Una clientela rappresentativa di vari mondi: c’è l’area finanziaria, poi il mondo della moda, del turismo internazionale, ma soprattutto una forte comunità locale vera e propria forza del Ceresio 7: è un punto di riferimento per tutti, per tutti i gusti, ove è possibile trovare un servizio bar ineccepibile ma anche un’ottima cucina, così come la possibilità di organizzare o partecipare a eventi … mi piace definire Ceresio 7 “un albergo senza camere”.
Quali sono stati i momenti più difficili?
Gli ultimi due anni. La pandemia, il lockdown… Adesso respiriamo un’aria migliore, ma senza abbassare la guardia. Si deve ristabilizzare tutto il collante sociale, la gente è ancora un po’ spaesata, timorosa. Ci vorrà tempo. E come se non bastasse, ecco la guerra …Pazzesco! Comunque l’impegno c’è stato, da parte di tutti, e i risultati si vedono.
Dottor Grassi, cosa avete in agenda? Quali sono i prossimi interventi?
Abbiamo aperto un ristorante a Mykonos, sempre per diffondere lo stile del made in Italy, grazie alla cucina, alla moda, al buon gusto. Per il resto… diciamo che stiamo attenti alle nuove opportunità.
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