LA SOPRANO CHE SOGNA
UN MONDO IN MUSICA
Nata a Praga, Renata Vitova vive a Milano da dieci anni, dopo aver girato il mondo. Suona diversi strumenti musicali e possiede una voce “stratosferica con una grande estensione”.
“Ho vissuto molte vite, ma io non voglio essere la Tosca, la Traviata, Desdemona, anzi diciamo che io sono la Traviata, io so dare e, nel contempo sono tutti questi personaggi, e non è piatto né superficiale quello che faccio ed è tutta, proprio tutta questa esperienza che desidero trasmettere”. Questa riflessione, che palesa un’esigenza di gratitudine e uno slancio di generosità, è del soprano Renata Vitova. Nata in Cecoslovacchia, a Praga, vive a Milano. E lasciamo la parola ancora al suo racconto di vita. “Fin da bambina ho sempre amato la musica, già all’età di dodici anni sono apparsa in CT1, la TV nazionale più importante. Fin da sette anni suonavo la fisarmonica – strumento che amo tutt’oggi – per poi imparare e suonare il pianoforte, il flauto e la chitarra. Mi piaceva la musica country, era la musica che ascoltava mio padre, quindi era l’unica cosa che conoscevo. Il mio primo professore di canto lirico, il professor Josef Rybicka rise, quando glielo disse e lui mi rispose, che forse avrei cambiato idea … ed e successo così “.
“A 17 anni, a Praga, ho conosciuto il maestro che ha ascoltato, apprezzato e valorizzato la mia voce definendola ‘stratosferica, con una notevole estensione’. Poi, per un certo periodo ho vissuto a Londra, dove ho imparato l’inglese. Ritornata a Praga ho ritrovato il mio maestro che mi ha fatto comprendere come amare la musica – a essere sincera c’è stato il confronto con la vera arte e il bel canto lirico, per lavorare sul serio, come fossimo artigiani – e da quel momento mi sono dedicata alla lirica, e a 22 anni ho esordito al Teatro Nazionale di Praga, dopo un breve periodo trascorso a New York, dove ho fatto un Tour concertistico con una band internazionale”
“In ogni caso, il perfezionamento del canto non finisce mai. Lo sto perfezionando, allenandomi quotidianamente. Essere un cantante non significa avere una bella voce. Si tratta del coinvolgimento di tutto l’essere. Faccio anche yoga, le docce fredde etc. per essere sempre in forma”.
“Ho trascorso 10 anni – prosegue Renata Vitova – dove ho perfezionato il canto, ma mi sono dedicata anche al teatro affiancando attori famosi.
“Non mi sono emozionata nel trovarmi a fianco di attori molto noti. Erano veramente del livello più alto, quindi era molto coinvolgente trovarsi sul palco con loro, sono diventati i mei colleghi e mi sentivo per la prima volta a “casa mia”, con le anime che mi assomigliano, ero e sono felicissima, lavorando …creando spettacoli, fare le prove, trovando le forme di espressione più giuste … Per la prima volta, ho vissuto con i miei “likeminded people” simili. Ero felice, come una bambina che ha trovata la sua famiglia.”.
“Ho studiato con i più grandi cantanti, compositori, maestri d’orchestra e maestri accompagnatori, docenti della Accademia di belle Arti di Praga e maestri di teatri importanti mondiali. La mia passione stava diventando una professione seria. Avevo contratti con sette tra i più importanti teatri del Paese, facevo concerti mondiali, viaggiavo. A volte facevo anche due prime in un mese. Ero talmente impegnata che era difficile trovare un giorno senza spettacoli e esibizioni”.
“La grande sfida professionale – prosegue Renata Vitova – è avvenuta nel 2013 quando, grazie alla mia collega del teatro nazionale di Praga, Hana Militka, ho conosciuto l’assistente di Daniel Barenboim della Scala di Milano. Lei mi disse che dovevo trasferirmi a Milano e fare una carriera mondiale. In Italia ho avuto il grande piacere ed onore di collaborare con i grandi maestri come il maestro compositore ed accompagnatore dei cantanti di livello assoluto della lirica mondiale Paolo Marcarini, con quale collaboro. Fra i cantanti, Leo Nucci, il più grande Rigoletto al mondo. Cantare il duetto Gilda e Rigoletto con lui era un’esperienza di valore assoluto.
Manifesto tutt’oggi la mia inclinazione per Giuseppe Verdi (nel repertorio compaiono infatti La Traviata, Rigoletto, Un ballo in maschera, I vespri siciliani, Otello, ma anche Puccini, Donizetti, Mozart ndr)
Oggi Renata Vitova ha un desiderio, un sogno: “Vorrei realizzare dei progetti artistici per i quali avrei piacere di coinvolgere artisti di varia estrazione: non solo cantanti, ma anche pittori, poeti, filosofi”.
E qui torniamo alle sue parole iniziali: il desiderio di trasmettere la variegata esperienza professionale condividendola con altri artisti. Da segnalare che le sue esperienze come cantante alla lirica classica e drammatica, si aggiungono quella sacrale, la Musica, Gospel, Bossanova e Musica Jazz, registrando per i film, musical, e progetti speciali dei compositori contemporanei.
Renata Vitova, una vita per la musica, anzi, le musiche, e le musiche per la vita: “Per le vite di tutti, per riscaldare l’anima, per uno sguardo verso il futuro più positivo. Verso un mondo più profondo e sincero. Da creare insieme”.
Un’artista eccellente, una grande cantante e attrice, ma soprattutto una persona sensazionale, un’anima pura. Grande Renata!
Grande cantante, attrice straordinaria, persona impeccabile, ottima Renata!
Bravissima Renata!
Persona meravigliosa e cantante eccezionale!