CONOSCERE LA CULTURA ITALIANA FACILITA L’APPROCCIO LAVORATIVO
Maria Mazza, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Sofia descrive l’attività dell’organismo. Molto diffuso lo studio della lingua italiana in Bulgaria.
L’Istituto Italiano di Cultura di Sofia è un Ufficio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano. Il suo fine è la promozione, il sostegno e lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Bulgaria in campo culturale e linguistico. L’Istituto viene costituito nel 1950, operando come ufficio interno all’Ambasciata d’Italia a Sofia. L’accordo intergovernativo per la creazione dei due Istituti di cultura, italiano a Sofia e bulgaro a Roma è del 2000. Da quell’anno in poi l’Istituto è presente con una sede esterna all’Ambasciata, interagendo in maniera diretta con le istituzioni culturali della capitale e del Paese, sia pure sempre nell’ambito più ampio della promozione culturale dell’Ambasciata d’Italia e del Ministero degli Esteri italiano.
Abbiamo incontrato la dottoressa Maria Mazza, direttrice dell’Istituto italiano di cultura a Sofia, per conoscere l’attività dell’organismo.
Dottoressa Mazza, in che modo l’IIC coopera con le imprese italiane e bulgare nel settore dell’arte?
In stretta collaborazione con il Sistema Italia presente in Bulgaria, l’Istituto negli ultimi anni con ITA – Italian Trade Agency e Confindustria Bulgaria ha partecipato ad alcuni importanti manifestazioni culturali che hanno avuto quale tema portante l’arte. In particolare mi riferisco alla mostra ‘EcoDesign – Ridurre – Riciclare – Riutilizzare’, che abbiamo realizzato presso la Galleria Nazionale Quadrat 500 di Sofia, in cui le imprese italiane del design improntato al concetto di sostenibilità hanno esposto le loro opere al pubblico della capitale. L’Ambasciata d’Italia e Confindustria Bulgaria da diversi anni portano avanti una collaborazione intensa con la Camera degli Architetti e la Camera dei Costruttori di Sofia nel campo del restauro degli edifici storici con un’attenzione particolare ai nuovi sistemi di efficientamento energetico, ambito in cui l’Italia ha raggiunto alti livelli di competenza. L’Istituto sostiene questo progetto pluriennale, favorendo lo scambio di esperti tra Italia e Bulgaria.
Quali sono le iniziative promosse dall’Istituto per incoraggiare lo studio della lingua italiana in Bulgaria?
L’Istituto opera in una sede appositamente costituita, situata in una zona centrale della capitale, per l’insegnamento della lingua e della cultura italiane in Bulgaria. Ogni anno abbiamo numerosissimi allievi iscritti ai corsi che apprezzano e studiano la nostra lingua per motivi culturali, turistici ma anche commerciali e di studio. L’italiano infatti offre delle buone possibilità di inserimento nel mondo del lavoro in Bulgaria, vista la forte presenza di aziende italiane che intrattengono rapporti commerciali con la Bulgaria. Molti studenti si rivolgono a noi per apprendere l’italiano poiché vogliono specializzarsi in Italia. Ma siamo anche attivi nella promozione della lingua in numerosi altri ambiti, ad esempio collaborando con le scuole in cui si insegna l’italiano e con le Università dell’area. La promozione del cinema, molto intensa nell’arco dell’anno, contribuisce a diffondere e promuovere la lingua e lo stile di vita della società italiana in Bulgaria.
C’è un collegamento con le imprese italiane in Bulgaria che sono alla ricerca di personale qualificato che parla la lingua italiana?
Un collegamento diretto forse no, ma ho potuto verificare che molte persone che lavorano in ambito commerciale o presso imprese locali che operano nella sfera italiana in Bulgaria hanno precedentemente studiato presso i nostri corsi, hanno frequentato le scuole in cui è attivo l’insegnamento dell’italiano, sono venuti in contatto con la nostra realtà culturale. In qualche modo l’azione dell’Istituto di Cultura negli anni ha contribuito a costituire nell’ambiente intorno a sé un bacino di utenza che ha sviluppato delle competenze linguistiche e culturali, che ha poi trovato uno sbocco naturale in ambito lavorativo presso le imprese italiane operanti in Bulgaria. Non dimentichiamo che conoscere la lingua significa conoscere la cultura di un Paese e questo facilita indubbiamente la relazione e l’approccio lavorativo con le imprese italiane dell’area.
Il prossimo evento che avete in programma?
Ne abbiamo davvero tanti, in ogni ambito culturale, anche grazie al Sistema Italia da una parte e dalla vivacità della scena culturale bulgara dall’altra. Quest’anno è per noi dedicato ad una grande personalità della cultura letteraria italiana: Italo Calvino, nell’anniversario dei Cento anni della nascita. Abbiamo in corso una mostra a lui dedicata presso l’Ambasciata e vi saranno ancora alcuni eventi che lo vedranno protagonista nell’ambito della XXIII Settimana della Lingua Italiana, con serate, letture, discussioni, in collaborazione con la casa editrice Colibri, il Festival Cinelibri e Casa Libri.
Maria Mazza, il profilo – Nata a Napoli, dove ha conseguito due diplomi di Laurea presso l’Istituto Universitario Orientale, rispettivamente in Lingue e letterature straniere moderne (tedesco e inglese) e in Lettere Moderne, Maria Mazza si è specializzata a Venezia presso la Ca’ Foscari, conseguendo il Master ITALS in Didattica e promozione della lingua e cultura italiane a stranieri. A Salerno ha conseguito il Diploma Superiore di Canto lirico. Maria Mazza ha al suo attivo una carriera ventennale svolta in campo artistico-musicale in qualità di cantante lirica e di attrice e ha collaborato con Maestri quali Riccardo Muti, Roberto de Simone, René Clemencic, Francesco Caracciolo, Daniel Oren, Gabor Oetvos, etc. Ha preso parte a numerosi festival di musica classica e a rassegne teatrali in Italia e all’estero (Belgio, Svizzera, Germania, Giappone, Francia, etc.); ha inciso diversi CD in formazioni sia corali sia solistiche, specializzandosi nel repertorio barocco.
Dopo essersi dedicata per circa 15 anni all’insegnamento, prima in qualità di Docente di lingua e letteratura tedesca nei licei italiani e successivamente come Lettore di italiano inviato dal Ministero degli Affari Esteri italiano presso l’Università di Skopje – Macedonia, nel 2001 ha vinto il concorso presso il Ministero degli Affari Esteri italiano in qualità di Addetto Culturale, ed ha prestato servizio come Direttore di Istituto Italiano di Cultura in Germania (Amburgo e Colonia), in Serbia (Belgrado), in Argentina (Buenos Aires).
Nel corso della sua carriera ha tradotto libri in lingua tedesca, pubblicato articoli e saggi, ha organizzato numerosi eventi culturali, dedicandosi negli ultimi trenta anni intensamente alla promozione della lingua e cultura italiane, nonché del patrimonio artistico-culturale del suo Paese all’estero. Dal novembre del 2022 opera a Sofia in qualità di Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura.
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