MOSTRA SPETTACOLO PER UN CHAGALL “DESTRUTTURATO”
Musica e tecnologie insieme alle opere di Marc Chagall, ma solo per immagini
Per la prima volta in Italia, la mostra-spettacolo dedicata a Marc Chagall. Una forma del tutto inedita di vivere l’arte, una grande emozione che mette insieme spettacolo, musica, tecnologia e arte. Sogno di una notte d’estate è l’occasione per scoprire le opere e la vita del pittore bielorusso, che visse e operò molti anni in Francia. Un viaggio nei colori e nelle atmosfere sognanti di un artista onirico, che raccontò il suo paese d’origine, l’amore e il sogno. La mostra-spettacolo è in calendario fino al 28 gennaio 2018 al Museo della Permanente di Milano.
Dodici macro sequenze che raccontano la vita e l’arte di Chagall accompagnate dalla colonna sonora composta per l’occasione da Luca Longobardi. Con il Patrocinio del Comune di Milano – dopo il grande successo avuto in Francia, dove è stata prodotta da Culturespaces a Carrières de Lumières, in Provenza, attraendo oltre 500mila visitatori – negli spazi del Museo della Permanente di Milano la mostra è prodotta dal Gruppo Arthemisia con Sensorial Art Experience, la regia delle proiezioni è affidata a Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi.
“Crediamo moltissimo in questo progetto – dice Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia che ha deciso di investire su questa nuova espressione dell’arte – perché non si tratta di uno di quei prodotti preconfezionati che stanno avvilendo il mondo delle mostre d’arte; questo è un progetto di altissimo livello, che ha alle spalle un enorme lavoro creativo, ed è una riuscita sintesi tra il meglio dell’artigianalità italiana e della tecnologia. Il risultato è sorprendente, è un sogno”.
La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita, che si snoda in dodici macro sequenze: Vitebsk, piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato, la vita, la poesia, i collages, la guerra, le vetrate, l’Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, i mosaici, il circo, le illustrazioni per fiabe, la Bibbia. Il mondo creativo di Chagall, in tutte le sue sfaccettature e diversità delle fonti d’ispirazione, si dipanerà davanti, attorno e dentro il pubblico. I temi universali della sua opera-quali l’amore, la famiglia, le sue radici, umane e artistiche, i paesaggi, la musica, per come si sono sviluppati nei suoi lavori -appariranno in tutta la loro forza. L’intento, in questo nuovo modo di fruire l’opera, è che il visitatore-spettatore possa essere travolto dalla densità e ricchezza espressiva del mondo fantastico di Chagall. Accanto alle opere pittoriche, lo spettacolo mostra i suoi collages, le sue vetrate, i mosaici e tutta l’ampiezza del talento artistico di Chagall, in un assieme che inonda lo spazio scenico di colori vivi e cangianti, caratteristici della sua pittura, impregnata di un’atmosfera lirica e poetica. Perché l’opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell’opera stessa, in una nuova ed emozionante conoscenza dell’arte.
Art Experience tra immagine e immaginario
Immagine che diventa immaginario, arte che diventa spettacolo, lasciando poco all’immaginazione e alla scoperta. La nuova frontiera dell’arte funzionale e fruibile alla massa curiosa, più attenta all’esperienza sensoriale, che al valore artistico, non sempre di facile lettura, aiuterà davvero il “sistema arte” a far conoscere un metodo, una tecnica artistica, dove non ci sono più le opere dell’artista?
L’arte proiettata sulle pareti, toccata, calpestata, dove volendo ci si sdraia anche sopra, è davvero un valore aggiunto? Lo spazio che diventa parte integrante dell’opera e non più contenitore di accoglimento. Se questa è una forma di fruizione dell’arte accessibile a tutti o un modo in cui l’arte perde la sua unicità, è difficile dirlo. Quel che è certo è che il pubblico ama questo nuovo approccio. La mostra-spettacolo permette, infatti, a un nuovo pubblico di avvicinarsi all’arte seppur nella sua assenza. Per gli altri, i più critici, sarà sempre uno spettacolo un po’ passeggero, destrutturante e mancante comunque dell’oggetto, della contemplazione e della conoscenza riscoperta o assimilata in loco.
Marc Chagall
Moishe Segal, Mark Zacharovič Šagal, Marc Chagall (1887-1985), russo, stabilitosi in Francia, nelle sue tele ha raccontato molto della sua infanzia, del suo amore per la prima moglie Bella, della sua terra natale. Opere oniriche popolate da personaggi e animali realmente esistiti e conosciuti nei suoi primi anni trascorsi in Russia. Le figure scontornate, incerte, fragili e pronte a scomparire come i sogni. I colori sono forti e brillanti e raccontano essi stessi lo stato d’animo di Chagall. Chagall attraversò molti cambiamenti e correnti che caratterizzarono la fine dell’Ottocento e quasi tutto il Novecento ma il suo stile, pur percependo ciò che accadeva nel mondo, rimase unico e caratteristico.
La mostra è aperta a Milano al Museo della Permanente in via Turati 34, tutti i giorni fino al 28 gennaio 2018, dalle 09:30 alle 19:30, il biglietto costa 13 euro.
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