Penka Nesheva

LA CUCINA E LA CULTURA ITALIANA
GRANDI VALORI DA DIFFONDERE

Penka Nesheva, Delegata dell’Accademia Italiana della Cucina a Sofia, promuove l’arte culinaria italiana per creare nuove collaborazioni nel settore

Sommelier dell’olio certificato dalla Fondazione Italiana Sommelier e Worldwide Sommelier Association, esperto culinario e culturale, Penka Nesheva da anni fa da ponte tra l’Italia e la Bulgaria. Cinque anni fa assume la grande responsabilità di guidare la Delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina a Sofia. Laureata in economia, сontabilità e controllo, lei segue questo impegno con una grande passione. “L’Italia è soprattutto una grandissima ispirazione. L’Italia è amore. L’Italia ti immerge nella storia, nella cultura, nella conoscenza, nei valori, nello sviluppo della civiltà. Ti ispira e ti sfida a superare te stesso.“, afferma durante uno degli eventi recenti. In programma ancora:

Ottobre: ​​cena ecumenica sul tema “LA TAVOLA DEL CONTADINO. Il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale”.

Novembre: la settima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo. Il tema di quest’anno è: “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”.

Dicembre: la tradizionale Cena di Auguri.

 

Qual è la storia dell’istituzione dell’Accademia e qual è il suo scopo?

L’Accademia della Cucina Italiana è un’istituzione culturale della Repubblica Italiana. È stata fondata nel 1953 a Milano da Orio Vergani insieme a diversi industriali e giornalisti italiani. L’idea di fondare un’accademia sulla falsariga del Club d’élite francese dei Cento è nata al tavolo in una bella giornata. Ma in Italia tutto crebbe molto velocemente e nel giro di un anno l’idea si diffuse, nacque la seconda delegazione a Firenze. Negli anni successivi si diffuse in tutto il paese. Oggi l’Accademia è rappresentata in tutta Italia e in piu di 100 paesi nel mondo. La delegazione bulgara a Sofia è il numero 300 nell’elenco di tutti i delegati. Dal 2003 l’Accademia è l’unica istituzione culturale gastronomica riconosciuta dal governo italiano. Oggi ci sono circa 8.000 accademici in tutto il mondo. L’Accademia è un’organizzazione senza scopo di lucro, sostenuta dalle quote associative degli accademici. I suoi obiettivi principali sono preservare e diffondere le tradizioni della cucina e della cultura italiana in Italia e nel mondo. Ha attività editoriale e di ricerca con 20 centri in tutta Italia. Ogni delegazione è responsabile dell’individuazione dei ristoranti nel proprio territorio e dell’organizzazione di eventi al termine dei quali vengono valutati i ristoranti. Le informazioni sono contenute nell’app dell’accademia Guida ai ristoranti. Sulla base delle valutazioni, l’Accademia assegna premi per il contributo significativo nel campo della cucina e della cultura italiana. L’Accademia dispone di una grande biblioteca a Milano, che è stata ceduta ad una delle università locali ad uso degli studenti.

Come è stata accolta l’attività della Delegazione in Bulgaria e quali difficoltà incontrate?

Questa è una domanda molto interessante, dal momento che storicamente ci sono stati due tentativi legali di istituire la delegazione, purtroppo entrambe le volte senza successo. Non è facile, richiede dedizione, tempo, passione. Essere una delegazione fuori dall’Italia è molto più difficile. Ad esempio, a Sofia c’è un numero apparentemente elevato di ristoranti italiani, ma qui cerchiamo e valutiamo la qualità e le tradizioni della cucina italiana, questi gli obiettivi della Delegazione. 

Quali sono le condizioni per l’iscrizione all’Accademia?

Ci sono regole relative all’ammissione degli accademici. Devono conoscere le attività dell’Accademia, aver partecipato ad almeno tre eventi, avere un interesse per la cucina e la cultura italiana. È utile anche quando sono legati all’Italia in modo professionale. Devono ottenere l’approvazione degli altri membri per essere ammessi all’adesione.

I bulgari conoscono la cucina e la cultura italiana meglio oggi che cinque anni fa?

Negli ultimi cinque anni, la dinamica è stata molto positiva. Molte aziende italiane sono entrate in Bulgaria, portando molti prodotti di qualità, artigianali, alimentari, oltre quelli che conosciamo dai supermercati. Anche i gusti dei bulgari si sono molto evoluti. Da qualche anno, attraverso le compagnie aeree low cost, si è aperta questa opportunità di avere accesso diretto a molte città italiane. I bulgari viaggiano molto, apprezzano la qualità, cercano la qualità e sono molto più esigenti, riconoscono l’autentico gusto italiano. Questo permette di mantenere la qualità della cucina e delle tradizioni fuori dall’Italia.

Pensa sia possibile rendere popolare la cucina bulgara in Italia? 

Perché no? Sappiamo che la comunità bulgara in Italia è rappresentata sempre più seriamente ed è loro compito diffondere questa cultura sul territorio. Ad esempio, le scuole bulgare si stanno sviluppando molto bene in Italia. La mia impressione è che le tradizioni bulgare siano molto più apprezzate al di fuori della Bulgaria. Quindi questa sarebbe un’ottima continuazione per preservare la cucina tipica bulgara. Lo scambio è sempre reciproco. Guardando attraverso le attività della nostra delegazione, abbiamo sempre visitatori provenienti da delegazioni straniere dell’Accademia agli eventi a Sofia. L’Accademia trascende i suoi confini e le sue strutture per essere puramente italiana, condivide anche altre culture. Questa convivialità è la cosa più preziosa.

 

www.accademiaitalianadellacucina.it

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