SEMPRE PIÙ EVENTI IN “DIGITALE”

ODDONE SANGIORGI, Imprenditore, organizzatore di manifestazioni culturali e fieristiche

Che impatto ha avuto la situazione attuale sulla tua vita di ogni giorno?

Ciò su cui non ci si è forse soffermati abbastanza sono probabilmente le conseguenze psicologiche che questo periodo di pandemia e successivo isolamento sociale può avere avuto o avere attualmente sulle persone. Infatti, fattori come l’isolamento sociale, il confinamento totale o parziale in casa e il peso dell’incertezza generale, possono colpire duramente il nostro equilibrio mentale… Non credo di essere esente da questi condizionamenti… Tuttavia resisto e capitalizzo il tempo per recuperare e indagare spazi culturali e privati trascurati nel tempo, oltre ad esplorare a piedi le colline bolognesi che non conoscevo e sono paesaggisticamente straordinarie.

Nel tuo settore che prospettive ci sono? Come vi state muovendo?

Il comparto della produzione di eventi culturali e mostre aperte al pubblico, come quello delle manifestazioni fieristiche che sono per definizione aggregative, risente attualmente del blocco pressoché totale delle attività e vede parallelamente l’affermarsi della fruizione individuale a distanza di contenuti multimediali tramite internet. Questa tendenza permarrà anche in futuro con la riapertura delle mostre e fiere in presenza che si ipotizza già dal secondo semestre 2021. Inoltre, da tempo siamo presenti nella realizzazione di eventi in “digitale” che potenzieremo e coniugheremo sempre più con il fisico e il tradizionale. Con BRERART la settimana dell’arte contemporanea e il MUDO Museo Urbano Diffuso di Milano, interveniamo già in spazi pubblici “open air”, aree inusuali, muri, serrande di negozi e pubblici esercizi e svilupperemo ulteriormente questo format di urban art che consente di fruire l’arte all’aperto.

Il tuo sguardo sul futuro?

La crisi da coronavirus non è stata solo di tipo sanitario: oltre purtroppo alle migliaia di vite perse, anche l’economia ne ha risentito. E parliamo di un impatto davvero pesante: secondo l’ISTAT, nel 2020, il calo complessivo del PIL si aggirerà tra il – 7,5% e il -12,5%. Ciò nonostante, alcuni indicatori segnalano buone prospettive di ripresa a partire dal 2021, anche grazie all’arrivo di consistenti aiuti economici dall’Unione Europea. In Italia e nel mondo si investirà con decisione sull’economia verde e nella banda larga. Secondo i piani, tutti i cittadini italiani dovranno essere raggiunti da internet ad alta velocità. Per quel che riguarda la conversione green, alcuni aiuti notevoli sono già in corso d’opera: ad esempio l’ecobonus 110% sta dando respiro alle imprese che si occupano di edilizia verde, permettendo loro di lavorare in prospettiva.  Le produzioni culturali e fieristiche non potranno prescindere in futuro da questi tendenziali strategici, realizzando manifestazioni ad impatto zero e sempre più accessibili dal web.

 

 

Condividi
Share

Commenti

be the first to comment on this article

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vai a TOP