Valter Martinelli

SPRECO ALIMENTARE,
COME RIDURLO

L’ESEMPIO DEL BORGO ZEN

“Una parte dell’umanità soffre di abbondanza e spreco. L’altra parte soffre di povertà e fame. Da tempo immemorabile si è perso ogni concetto di armonia nel mondo”. Così si esprime Giovanni Abrami, ricercatore e docente universitario. Ha una preparazione multiculturale, con interessi specifici nel campo dell’ambiente, della psicologia e della storia delle religioni.” Giovanni Abrami

E proprio lo spreco alimentare italiano è tornato a preoccupare: con conseguenze negative sull’economia e ambiente. I dati diffusi dal Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (WWIO), l’osservatorio internazionale su cibo e sostenibilità, fondato da Last Minute Market in partnership con IPSOS, mostrano questa inversione di tendenza rispetto agli ultimi due anni. Lo spreco alimentare ha ripreso a crescere del 15% in Italia.

Nel 2021 lo spreco è infatti salito a 595,3 grammi pro capite a settimana, contro i 529,3 grammi nel 2020. In un anno si spreca circa 1 milione e 900 mila tonnellate, che corrispondono a ben 7,5 miliardi di euro. Gli alimenti più sprecati sono frutta fresca, insalate, pane fresco, verdure, cipolla, aglio e tuberi.

La riduzione dello spreco alimentare è per questo motivo uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile presenti nell’Agenda 2030 dell’ONU. L’obiettivo 12.3 nello specifico, prevede infatti di dimezzare entro il 2030 lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari e ridurre le perdite di cibo nella produzione. Abbiamo quindi solo 8 anni per raggiungere questo importante traguardo.

Vediamo allora subito insieme cosa possiamo fare per combattere lo spreco alimentare.

Sette interventi efficaci

Una buona strategia è ciò che ci vuole per migliorare i nostri sprechi alimentari. Piccole variazioni nelle nostre abitudini di consumo, possono infatti ridurre la quantità di cibo che ogni giorno sprechiamo.

  1. La parola d’ordine è pianificazione. Prima di fare la spesa, fai una lista intelligente organizzata per settimana. Pensa ad un menù settimanale, sulla base del quale acquistare i prodotti. In questo modo ciò che sia acquista sarà “calibrato” su una ragionevole previsione dei consmi.
  2. Acquista frequentemente i prodotti freschi e invece periodicamente i prodotti a lunga conservazione. Prediligi i piccoli formati alle confezioni famiglia.
  3. Organizza i prodotti in frigorifero e in dispensa per data di scadenza: consigliamo di ordinare gli alimenti sui ripiani in base alla scadenza, ponendo i cibi prossimi alla scadenza davanti e ben visibili. Controlla inoltre regolarmente cosa c’è in frigorifero e nelle dispense.
  4. Evita porzioni abbondanti e cucina in piccole quantità. Cerca di mangiare quanto hai preparato, avanzi inclusi
  5. Conserva e consuma il cibo avanzato, anche in modo creativo. Puoi riciclare il cibo inventando ricette gustose, anche con gli avanzi. Ci sono ormai decine di suggerimenti su come riutilizzare il cibo avanzato con ricette semplici.
  6. Controlla gli alimenti scaduti: non ti confondere tra la dicitura “da consumarsi entro” (che indica il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato) e “da consumarsi preferibilmente entro” la data indicata. In quest’ultimo caso, l’indicazione è più flessibile. A partire dal giorno specificato l’alimento perderà le sue proprietà organolettiche (aroma, gusto) ma potrà essere mangiato senza rischi per la salute. Per cui controlla sempre gli alimenti scaduti da un giorno, se sono ancora buoni li potrai consumare.
  7. Attenzione a ciò che mettiamo nel piatto, sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo: preparare cibi nutrienti, sani ed allo stesso tempo gustosi non è una sfida difficile. Puoi scegliere tra tantissime ricette salutari e veloci che garantiscono il tuo benessere psicofisico ed allo stesso tempo rispettano l’ambiente.

Parlando di cucina e spreco alimentare dobbiamo anche fare attenzione a risparmiare acqua potabile e non sprecarla, un’altra risorsa preziosa e limitata. Ridurre gli sprechi alimentari consente anche di risparmiare le risorse idriche necessarie per produrre il cibo.

Non solo, fai attenzione a non lavare frutta e verdura sotto l’acqua corrente, è sufficiente lasciarla a mollo per un po’ nel bicarbonato. Non buttare l’acqua di cottura della pasta, ma sfruttala per sgrassare le stoviglie, evitando l’eccessivo uso di detersivi. Insomma, tanti potrebbero essere i consigli per ridurre anche lo spreco di acqua, un consiglio che, oggi, è anche un avvertimento data la situazione di siccità che si è venuta a creare: spesso la natura ci indica una strada percorribile, per affrontare anche problemi di una certa gravità. Sta a noi cogliere i segnali inequivocabili e utilizzare le nuove tecnologie che ci consentono di avviare un circolo virtuoso.

 

www.ilborgozen.it

 

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