Claudio Miceli, presidente Confesercenti di Catania

LA BULGARIA, OPPORTUNITÀ INTERNAZIONALE PER LE AZIENDE

Lo sostiene Claudio Miceli, presidente della Confesercenti Catania. “Alta preparazione professionale, possibilità di sviluppo per le nostre imprese, bassa tassazione”

Claudio Miceli, presidente della Confesercenti di Catania e vicepresidente regionale, non ha dubbi sul crescente interesse di molti imprenditori italiani verso la Bulgaria.

“L’Italia è il secondo stato, dopo la Germania, negli scambi commerciali con la Bulgaria. L’economia del Paese balcanico sta crescendo in fretta, è open for business per usare una definizione corrente”.

Cosa la colpisce maggiormente? “C’è un’ottima formazione professionale, a tutti i livelli e i risultati si vedono: stanno crescendo le infrastrutture, ci sono nuove realizzazioni immobiliari, di ogni tipo. Poi c’è la tassazione, di sicuro interesse. Molte aziende stanno crescendo in maniera esponenziale; non parlo solo di affari, fra l’altro, ma anche sotto il profilo sociale, per chi vuole viverci, Sofia è una città molto bella, molto moderna. Il costo della vita è più basso che in Italia”.

E per le imprese italiane le opportunità non mancano… “Certamente. Per noi è importante l’internazionalizzazione delle impese, e Paesi come la Bulgaria offrono possibilità notevoli sotto ogni punto di vista”. In diversi settori, immagino. “senz’altro sì. Metalmeccanico, calzaturiero, nuove tecnologie, energia pulita, moda. Attenzione però, per evitare delocalizzazioni improprie, l’80% dei dipendenti delle aziende devono risiedere nei Comuni bulgari, soprattutto quelli ad alto tasso di disoccupazione. Le economie di scala, provenienti anche dai benefici fiscali, devono essere investite in programmi di sviluppo”.

“Noi come associazione – sottolinea Miceli – siamo stati di recente a Sofia e abbiamo chiuso tre contratti, avviando ottimi contatti con il presidente della Camera di commercio bulgara e presto torneremo”.

Torniamo sulla preparazione dei giovani, aspetto che può interessare anche al nostro Paese. “Ribadisco che c’è molta preparazione, le aziende puntano con decisione sulla valorizzazione delle risorse umane, e sono veramente bravi. All’inizio l’Italia forniva un proprio know how, poi gli imprenditori locali hanno capito che avevano tutto in casa. Anche le aziende italiane che cercano nuovi sbocchi, in Bulgaria trovano una manodopera di alta preparazione. E i prodotti realizzati sono di assoluta qualità. La Bulgaria è un Paese che crescerà sempre di più divenendo uno snodo importante nell’area balcanica”.

 

www.confesercenticatania.it

 

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