Da sinistra: Memo Colucci, Carlo Donati, Maurizio Lai

MILANO: RISCHIO GENTRIFICAZIONE SÌ AI PROGETTI INCLUSIVI

Se n’è parlato alla presentazione di Design-MI, corso post diploma con 460 ore di lezione alla Scuola Futuro Lavoro. Sono intervenuti gli architetti Memo Colucci, Carlo Donati, Maurizio Lai

Si chiama Design-Mi. Si tratta del nuovo corso di interior design promosso da Scuola Futuro Lavoro, l’istituto di Milano “votato a una didattica inclusiva, impegnata a ridurre barriere culturali”, afferma la responsabile dell’istituto, Eleonora Boneschi. Del corso e del “volto” di Milano se n’è parlato nei giorni scorsi, in occasione della presentazione dell’anno di studi, che prevede 460 ore di lezione, suddivise in 13 unità formative.

All’incontro hanno preso parte gli architetti Memo Colucci, Carlo Donati e Maurizio Lai. I tre professionisti hanno sottolineato aspetti e peculiarità della città, con una caratteristica di fondo, secondo Colucci: “siamo in presenza di una società fortemente confusa, di fronte a progetti che dovrebbero sempre proporre prodotti con nuove tecnologie mirando a un progetto inclusivo, non esclusivo”, pensiero condiviso da Donati, il quale parla di rischio di gentrificazione, ovvero la trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni. “Si vuole un’esibizione del lusso, dell’esclusivo, ma tutto questo stravolge il volto della città e crea differenziazioni sociali sempre più acuite”.

Lai, dal canto suo, ha condiviso e ribadito questo concetto, con il rischio di “creare cliché di facciata, per tornare all’apparire piuttosto che all’essere”. “Mentre si deve sempre andare alla ricerca  di realizzazioni che esprimano identità e personalità”-

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