BELLOVESO, NEGOZIO MULTIFORME NELLA MILANO, AMATA DAL TITOLARE

Tutto nasce da Tito Livio: lo storico narra che, nel 600 a.C., il principe della Gallia Belloveso andò alla ricerca di nuove terre. Giunse in quella che definiamo Pianura Padana e, in un territorio ricco di acque, si imbattè in una scrofa lanuta, la stessa che possiamo vedere rappresentata in una formella della Loggia dei Mercanti. Interpretò quell’incontro come un segno del destino e decise di fondare una città, Mediolanum, “la nostra amata Milano”, come sottolinea il titolare del locale battezzato con il nome del principe. E proprio con Davide Dessì ripercorriamo i passaggi principali che lo hanno portato ad aprire questo locale multiforme: il cliente può trovarvi scarpe, cravatte, vestiti, tessuti e anche una barberia.

Dottor Dessì, si nota subito una accurata ricerca del bello, del buon gusto. Valori un po’ perduti oggi?

Assolutamente sì. Belloveso nasce dalle mie passioni, ovvero la cura della persona, anche nei dettagli. Mio padre è stata un’importante figura di riferimento, in tal senso. Al tutto aggiungo il mio dichiarato amore per Milano, per di più sono nato il 7 dicembre…

Comunque capisco e approvo certa liberà di vestirsi, di mostrarsi. Però noto affiorare un certo cattivo gusto, il fast fashion lo comprendo ma talora lo condanno. Mi danno molto fastidio le ragazze che mostrano il loro corpo tagliando, “strappando” anche ampie parti dei loro jeans: non è più fast bensì junk fashion.

Le persone devono imparare a volersi bene, ad avere cura di sé: da qui inizia anche il rispetto per gli altri. E bisogna rivedere anche il concetto di lusso: se acquisto un vasetto di caviale, mi concedo un lusso, se indosso un abito di classe, come fattura, è sì un lusso, ma ho qualcosa che mi dura 15-20 anni.

Ripercorriamo ora la storia di questo singolare spazio, un negozio multiforme: da dove nasce il tutto?

A livello operativo, siamo aperti dal 2020, in piena pandemia Covid, quindi fra mille difficoltà. Tutto però inizia nel 2018, perché da tempo coltivavo l’idea di realizzare qualcosa di unico. Ho fatto un giro d’Italia alla ricerca di artigiani di alto profilo. Con grande pazienza li ho individuati. Ho incontrato molta difficoltà a trovare bravi sarti, ma nella zona di Napoli ho conosciuto dei veri professionisti. Oggi proponiamo tutto ciò che può vestire un uomo elegante, consigliamo anche profumi: qui c’è il trionfo del made in Italy che ci invidia tutto il mondo. Inoltre ospitiamo eventi, incontri, con dibattiti sull’attualità e anche presentazioni di libri.

Un aspetto decisamente particolare sta nel fatto che nel suo negozio c’è anche la barberia. Chi ha scelto per sviluppare questa attività?

Direi che ho fatto il massimo: mi sono messo in società con Fabio Messina, maestro di taglio che opera a Milano, e non solo, in una scuola di quattromila metri quadrati: lui ha formato la squadra dei parrucchieri.

Cosa c’è nel futuro di Belloveso?

Sto lavorando per aprire un secondo negozio a Milano, più piccolo del primo, dedicato soprattutto alla barberia, con richiami alla sartoria grazie all’esposizione di alcuni prodotti. Chissà, probabilmente sarebbe piaciuto anche al principe gallico.

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