Guido Poggia

NEW WAVE DEI DISTILLATI
ARRIVATA IN ITALIA

“Whisky storyteller”, si definisce così Guido M. Poggia che nell’arco di quattro anni entra con due partner in due attività, dedicate al mondo delle bottiglie di alto livello, microdistillerie e metodi produttivi green: Barrelway e WhiskyToYou

Tutto nasce nel periodo del Covid. Guido Poggia e il suo socio Michele Borsotti hanno già attività legate alla ristorazione e agli alcolici: Michele con un birrificio e un gastropub, Guido come sommelier ed educatore nel mondo del vino e dei distillati. Durante le chiusure forzate uniscono gli sforzi e creano il progetto Barrelway, contattando direttamente le distillerie in giro per l’Europa. Nelle terre del Nord scoprono le nuove rotte del whisky, in Europa: gin prodotti ben oltre i confini della tradizione. Così portano anche in Italia quella New Wave degli spirit che sta iniziando ad emergere negli ultimi anni in tutta Europa: bottiglie di alta qualità prodotti in microdistillerie con metodi green. Localizzati in alto Piemonte, vendono online le bottiglie scelte con grande attenzione e cura.

Whisky tasting

In questo periodo Matteo Randazzo crea a Firenze un altro progetto: Whisky to You. “Inizialmente presente su Firenze come attività di degustazione a domicilio, Matteo mi ha chiesto di entrare a fare parte del progetto per espanderlo in altre regioni italiane e ampliarlo in modo da strutturare attività come il Team Building aziendale.”, racconta Guido Poggia. E le due attività creano una vera sinergia.

Guido, che tipo di clientela vi chiede whisky tasting?

Ci sono tre segmenti principali: i privati che vogliono dedicare un momento a sé stessi con una degustazione su misura da condividere col partner o i propri amici. Chi organizza un evento e vuole differenziarsi aggiungendo un elemento innovativo che i propri ospiti possano ricordare. Infine, l’azienda che vuole un servizio efficace, immediato e semplice da realizzare in loco, per andare a lavorare sulle criticità dei team, attraverso un approccio esperienziale e guidato.

Come avviene il processo di selezione dei prodotti?

Con Whisky to You siamo in due a selezionare le bottiglie in base ai percorsi di degustazione, essendo un servizio “sartoriale” spesso scegliamo bottiglie ricercate, in base anche alle esigenze del cliente. In Barrelway seleziono i prodotti personalmente: prima compio un lavoro di ricerca per contattare distillerie già premiate e affermate all’estero e che rispondano a certi standard qualitativi. Poi mi faccio mandare dei campioni e li assaggio alla cieca, dando delle valutazioni. Alla fine, seleziono quelli che ritengo migliori.

Con Michele Borsotti (a sinistra) e Matteo Randazzo (a destra) durante una fiera del settore

Qual è stata la scoperta più sorprendente?

Quando seleziono un distillato per Barrelway cerco sempre di trovare prodotti che abbiano una forte identità. Due delle scoperte più interessanti sono state Distilleries Des Menhirs e Fary Lochan. Distilleria Des Menhirs è stata la prima in tutto il mondo a produrre una linea di whisky 100% da grano saraceno, quindi con un profilo del tutto unico. Fary Lochan affumica i malti con le ortiche che raccoglie intorno alla distilleria ed esegue l’operazione in un piccolo forno artigianale costruito nel proprio cortile. Anche questo è un processo unico nel suo genere.

Qual è il valore aggiunto che portano in questo settore le microdistillerie e i produttori green?

Credo che la sostenibilità sia sempre più pressante. L’impatto dell’uomo sulle risorse della terra è troppo forte, nel 2023 l’Earth Overshoot Day (il giorno in cui le risorse prodotte naturalmente dalla terra per l’anno in corso vengono esaurite) è stato il 2 agosto: per il resto dell’anno siamo andati a erodere le riserve del pianeta. Dobbiamo essere più bravi di così. Andare a lavorare con aziende green e a impatto zero è un modo per essere responsabili verso il pianeta.

Quali consigli daresti a chi sta iniziando ad esplorare il mondo del whisky? Come possono approcciare la degustazione in modo più informato?

Il primo passo è: bere consapevolmente. Si possono bere anche 200 litri di whisky in un anno e non capirne nulla! La cosa fondamentale quando si beve è cercare davvero di capire cosa si ha nel bicchiere. Per fare questo è utile formarsi, frequentare degustazioni guidate, serate. Anche fiere di settore. Chiunque voglia qualche consiglio in più può contattarmi attraverso i social, rispondo sempre in prima persona.

 

www.barrelway.com

www.whiskytoyou.com

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