I BUSINESS ANGELS SEMPRE
PIÙ IMPORTANTI IN ITALIA

Nel 2021 l’organizzazione ha finanziato startup italiane con oltre 935 milioni di euro

Secondo il risultato del Survey Iban 2021, uno studio condotto dall’Italian business angels network (Iban), nel 2021 i Business Angels hanno finanziato startup italiane e startup estere con founder italiani per oltre 935 milioni di euro: più del doppio rispetto del 2020, scrive Forbes.

A prevalere sono gli investimenti in syndication, compiuti assieme ai fondi. Sono aumentati gli investimenti in autonomia. Il numero di operazioni è rimasto più o meno stabile in un anno, ma l’importo è aumentato del 78%. Sono cresciuti anche gli investimenti in cui i Business Angels si sono appoggiati a piattaforme di equity crowdfunding. Il totale raccolto da queste operazioni è stato di 32,5 milioni di euro. È aumentata anche la quota di donne nell’organizzazone: nel 2021 è stata del 14%, contro il’11% degli ultimi due anni.

La ricerca, coordinata da Vincenzo Capizzi, docente dell’università del Piemonte Orientale e della Sda Bocconi, per la prima volta ha valutato anche il peso dei temi esg (environmental, social and corporate governance, ovvero l’attenzione della società a questioni ambientali e sociali) sulle scelte degli investitori. Lo studio afferma che il 65% applica criteri di valutazione esg e di impact investing.

Secondo del Servey Iban 2021, il profilo e le caratteristiche del Business Angel tipico rimangono perlopiù stabili nel 2021. “Il Business Angel italiano è in media un uomo sopra i 50 anni, con un livello di istruzione alto o molto alto, affiliato a IBAN, ad uno dei BAN
territoriali o ad un Club d’investitori e risiede nel Nord Italia. Ha un passato professionale per lo più in ruoli dirigenziali ed attualmente svolge prevalentemente la attività di business angel (42%) o imprenditore (31%).”

Per quanto riguarda la distribuzione geografica del target, nel 2021 è rimasto invariato il divario tra Nord e Sud, con il 70% degli investimenti effettuati che ha finanziato imprese con sede nelle regioni dell’Italia settentrionale (74% nel 2020) ed in particolare in Lombardia (42%) e Piemonte (9%). Riguardo agli investimenti al Centro e al Sud, si conferma l’importanza della Toscana (9% nel 2021 e 8% nel 2020) e cresce il Lazio (4%). Gli investimenti all’estero riguardano startup fondate da italiani in altri Paesi europei, negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

 

Condividi
Share

Commenti

be the first to comment on this article

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vai a TOP