GIAPPONE: PERCHÉ NON C’È LO STATO DI EMERGENZA

Una serie di interventi efficaci a protezione della popolazione. Incentivi per i viaggi

Quando tutti i paesi europei si trovano in uno stato di emergenza, il Giappone ha annunciato la campagna “Go to” che terminerà il 31 gennaio 2021 – con incentivi governativi  per i viaggi in tutto il paese in aereo e in treno con un forte sconto del 50% (anche per gli alberghi).

 

Un team di ricerca dell’Università di Tohoku ha trovato un modo per identificare rapidamente gli infetti – entro 5-9 minuti soffiando in un tubo speciale. Questi “tubi” possono essere utilizzati in ampi spazi come parchi giochi, aeroporti, aule studentesche, ecc.

Gli alunni e gli studenti continuano le lezioni. Anche i bambini della prima elementare o prescolare indossano le maschere.  La ventilazione delle camere è per 500 secondi 3 volte al giorno.

Nel famoso museo d’arte contemporanea “Morì” a Tokio,  nel bellissimo quartiere “Roppongi”, il 31 luglio è stata aperta la mostra “Stelle” (Stars), che durerà fino al 3 gennaio 2021. Gli organizzatori non scrivono nomi, non chiedono dati.  Ma tutti indossano maschere e mantengono le distanze ed è considerato inderogabile che chi non sta bene rimane a casa.

I  giapponesi come misura preventiva contro l’affollamento in un luogo durante Covid-19 “rimuovono” i loro fiori preferiti: ad aprile, la città di Sakura nella prefettura di Chiba ha rimosso 800.000 tulipani.  La prefettura di Fukuoka ha tagliato tutti i fiori dal suo antico albero di glicine per impedire alle persone di visitarli. Con decisione del consiglio di amministrazione del sindaco, Saitama Park ha tagliato cinque milioni di gigli di ragno rosso per scoraggiare i visitatori dal visitare il Fire Lines Festival, amato da tutti.  È noto che il parco attira solitamente più di 250mila visitatori ogni anno in autunno da tutto il paese.

Il governo giapponese però ha annunciato già in estate che le frontiere per i turisti stranieri verranno aperte il 1° aprile 2021.

Il Giappone è nella fase finale dei negoziati (Pfizer è una delle società) per i vaccini, circa 60 milioni. Saranno gratuiti e non obbligatori. La vaccinazione dovrebbe iniziare all’inizio del 2021.

 

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