ITALIA, LA PREFERITA DAL MANAGER CHE LAVORA IN SMART WORKING
Secondo un’inchiesta di Esquire, sono in aumento i soggetti facoltosi, anche stranieri, che scelgono il nostro Paese per lavorare a distanza a contatto con paesaggi e ricchezze culturali
Il manager sta facendo colazione, intanto si gode il riflesso della piscina, nella sua villa sulle colline toscane. Poi, dopo essersi vestito comodamente, avvia computer e smartphone per operare in smart working. Secondo un’inchiesta della rivista Esquire – numero di maggio – ricchi dirigenti e imprenditori hanno optato per questa forma di lavoro sempre più diffusa, a causa della pandemia.
“Ma la cosa più sorprendente dei super ricchi che lavorano da remoto – osserva il redattore – è dove hanno scelto di trasferirsi”.
“Apparentemente è proprio l’Italia a essere una delle destinazioni preferite per i miliardari che vogliono, durante la pandemia, isolarsi con i propri cari continuando il loro lavoro lontano dall’ufficio. Sembra un po’ una novella ottocentesca, ma è la realtà del 2021: un virus potenzialmente mortale sta sconvolgendo l’Europa e il mondo intero, così i castelli di lusso isolati tra le montagne vanno a ruba”.
“Le richieste di acquisto per le ville, i castelli e i poderi di lusso sono aumentate a dismisura nell’ultimo periodo, a testimoniarlo”, riporta il Financial Times – è Jelena Cvjetkovic, direttrice di uno dei più importanti network mondiali di agenzie immobiliari specializzate nel lusso: Savills. Secondo Cvjetkovic “l’Italia rimane una delle nazioni più ricercate, grazie a zone molto amate come il Lago di Como, la Toscana, la Liguria e la Sardegna”.
“Non è difficile immaginare il motivo per cui proprio queste zone sono ricercatissime dai miliardari – continua il servizio -: si tratta di aree che già offrono servizi come sicurezza, immobili di lusso e ottimo stile di vita, ma per il Lago di Como c’è un discorso a parte. La vicinanza a Milano consente riunioni e l’accesso, nel giro di qualche ora, a qualsiasi servizio si trovi anche a Londra o New York”.
Non è da meno l’Emilia Romagna, con le spiagge più lunghe e ampie d’Italia, e con un entroterra ricco di colline e casolari, di varia tipologia e metratura, che sta suscitando l’interesse di molti investitori. Secondo un rilevamento di Immobiliare.it, dopo una flessione che ha registrato un minimo proprio nel 2020 con la diffusione del Covid 19, il mercato sta segnando una lenta ma costante ripresa (la media è di un +3,08%). In questo caso, anche l’aspetto artistico ha un ruolo considerevole: ogni città è in grado di offrire realizzazioni uniche, in termini artistici, a partire dall’alto Medioevo. La via Emilia attraversa capoluoghi di estremo interesse, per poi arrivare a Ravenna, esclusa dalla via Emilia, ma già capitale dell’esarcato, ovvero dell’Impero romano d’occidente, ove si ha il trionfo dei mosaici.
Non solo occasioni di business, quindi, anche per chi si è trasferito dall’Inghilterra, per esempio, ma anche opportunità di soddisfare la propria curiosità culturale, grazie alle incomparabili ricchezze che l’Italia è in grado di offrire.
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