L’ARTISTA CHE HA DEDICATO LA PROPRIA VITA ALL’ACQUA

Giuseppe La Spada unisce arte, innovazione e sostenibilità, attraverso progetti che mirano ad aumentare la consapevolezza sulle tematiche ambientali

Giuseppe La Spada nasce nel 1974 a Palermo, cresce a Milazzo. Nel 2002 si diploma con lode in Digital Design presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, dove rimane docente fino al 2004. Un artista interdisciplinare, segue sempre l’impegno che ha dato all’acqua nella sua vita multiforme:  Direttore Artistico e Communications Manager presso Global Network of Water Museums Unesco-IHP,  fondatore dell’organizzazione no profit Wearedrops, Art Director per il Festival for the Earth da Principato di Monaco, docente presso Istituto Europeo di Design a Milano.

Giuseppe La Spada ha realizzato più di 20 mostre individuali e tantissime mostre collettive, è stato premiato più di 33 volte dalle istituzioni italiani e mondiali. Ha lavorato come direttore creativo per aziende italiane e internazionali: Expo2015, Autogrill, Telecom Italia, Lavazza, Pirelli Pzero, Audi, Panerai, Bulgari, Creval, Volkswagen, H3g, Sony Music, Ca’ del Bosco, Versace. Ha firmato lavori come artista e regista per Ryuichi Sakamoto, Franco Battiato, Luca Carboni, Marco Mengoni, Federica Brignone, Christian Fennesz. Per 20 anni ha realizzato oltre 200 progetti di comunicazione integrata, progetti ed eventi innovativi, progetti sulla sostenibilità, di educazione e divulgazione. Da sempre interessato alle esperienze sinestetiche derivanti dall’interazione tra linguaggi artistici, oggi La Spada si concentra su fotografia, video e installazioni.

Giuseppe La Spada, 2015, Aphar

Da dove viene questa sua passione per l’acqua?

L’acqua insieme all’aria è l’elemento più importante per le nostre vite e spesso sottovalutato, mi ha sempre affascinato esteticamente, nascendo e vivendo in un posto di mare. Attraverso la metafora dell’acqua si potrebbero spiegare tutte le fasi, attività della nostra vita, quando nasciamo siamo come una fonte pura, ma crescendo sono tanti gli inquinanti che incontriamo. Mi affascina anche il parallelismo tra noi e il pianeta, entrambi siamo fatti di acqua in una percentuale tra il 60% e 70% e entrambi stiamo soffrendo in questo periodo, il pianeta è in uno stato febbrile. Fino a quando non capiremo che la nostra sopravvivenza è determinata dal benessere delle risorse, da un equilibrio e da una relazione virtuosa e profonda, sarà difficile trovare soluzioni. Noi siamo interconnessi e legati strettamente e una realtà si riflette nell’altra simbioticamente.

Giuseppe La Spada, 1,2 – Federica Brignone, Traiettorie Liquide, 3 – SUBILIMIS Milano Triennale, Origin of Life

Come è entrata la fotografia nella sua vita?

Guardando mio zio da piccolo, captando il potere di fermare il tempo, intuendone la potenzialità di campionare la realtà circostante, di lasciare traccia e soprattutto di parlare in modo immediato, universale e sintetico. Prima dei social per me era l’unico modo per raccontare cosa avevo fatto o vissuto quando tornavo a casa, magari dopo lunghi periodi.

Oggi è il modo istantaneo per trasferire come siamo, dove siamo e cosa desideriamo, facciamo. Ma credo che anche la fotografia stia attraversando una forma di inquinamento, produciamo miliardi di immagini e questa saturazione forse ci confonde, stiamo perdendo di vista le reali necessità, presi dalla smania di fermare le cose.

Giuseppe La Spada, 2018, Luisa Catucci, Gallery, Berlino

Nel 2021 è nato il suo progetto Essere Ecosophia. Quali sono gli obiettivi?

Essere Ecosofia è un progetto partecipativo e collettivo, nasce per il bisogno di avere dei confronti su tematiche importanti, nella fattispecie quella della relazione tra noi e il pianeta, noi e gli altri e per altri intendo tutte le forme che vivono come noi e hanno diritto di avere una casa in buone condizioni. L’uomo ha molte responsabilità, ed essendo a suo dire la specie più evoluta, dovrebbe prendere coscienza di questo suo relazionarsi che, talora, è totalmente fallimentare.

L’obiettivo è dare, attraverso l’arte, una guida e degli strumenti per chi vuole approfondire ed entrare in contatto con questa tematica, soprattutto alle nuove generazioni che non possono arrivare impreparate nella gestione delle problematiche ambientali.

Il progetto di cui è più soddisfatto e orgoglioso?

I progetti che arrivano al cuore e che lasciano dei semi, che possono portare dei cambiamenti. Sono molto orgoglioso di un progetto fatto qualche anno fa con una Scuola (Istituto San Giuseppe di Macerata) con cui abbiamo creato un libro e un cartone animato sull’ inquinamento del mare ed è stato fatto realmente in simbiosi con i bambini che hanno scritto la storia, creato i disegni e i suoni che poi abbiamo messo in bella. Un’esperienza indimenticabile per tutti e che sono sicuro abbia lasciato qualcosa di utile.

Giuseppe La Spada, Federica Brignone, Traiettorie Liquide

Quale sarà il futuro dell’arte secondo lei?

L’arte deve dare bellezza e innalzare l’anima, ma deve anche essere un pretesto per un confronto profondo, non credo in un’arte fine a sé stessa. Le sue funzioni sono molteplici, a livello singolo un artista compie un processo di trasmutazione importante, a livello collettivo ha delle responsabilità e può essere strumento di anticipazione, predizione di nuove strade. L’arte deve continuare a connetterci alla parte più alta e nobile dell’essere umano, farci riflettere sulla nostra dimensione non in maniera isolata ma collegata al tutto, e per tutto intendo sia le dimensioni visibili che invisibili. Non possiamo solo vivere pensando alla materia che tra le altre cose lasciamo, l’uomo ha anche una dimensione spirituale su cui adesso lavora poco, una dimensione cosmica. Non scopro nulla di nuovo dicendo che bisogna essere dei funamboli, avanzare nel nostro percorso di essere umani, perché l’evoluzione fa parte del nostro Dna, ma restando in un equilibrio funzionale alle nostre dimensioni, anche quelle invisibili e intangibili, solo così potrà affrontare i problemi che si presenteranno via via nel cammino.

www.art.giuseppelaspada.com

www.wearedrops.org

www.files.cargocollective.com/c434463/2021_giuseppelaspada_ita_press.pdf

 

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