SODEXO: LA VIVIBILITÀ AZIENDALE COMINCIA CON L’ALIMENTAZIONE

La ristorazione, ma non solo. Anche un ambiente confortevole in cui lavorare. Uscire di casa, dove, a causa della pandemia, ci si è abituati a lavorare per recarsi in un ufficio o in un ambiente di lavoro purchessia dove domini “la vivibilità”.

Ne parliamo, in occasione di una conferenza, con Stefano Biaggi, amministratore delegato di Sodexo, multinazionale presente in Italia dal 1979 con 10.500 dipendenti diretti – sono oltre 400mila nel mondo – che fornisce ogni giorno servizi di ristorazione, facility management e servizi alla persona a 100 milioni di consumatori in 53 Paesi. “In Sodexo crediamo nella differenza che fa ogni singolo giorno. Per questo siamo orgogliosi di soddisfare i bisogni essenziali delle persone nel loro quotidiano”, si legge nelle note di presentazione del loro sito italiano.

“Con la nuova proposta Vital Spaces, noi ci rivolgiamo in prevalenza alle aziende del terziario e del terziario avanzato, ma anche a quelle del manifatturiero – spiega Biaggi – e la nostra nuova filosofia operativa è quella di proporsi per cogliere i bisogni delle persone che lavorano e offrire loro una risposta per ogni necessità. Mi spiego: il lavoro a casa, molto diffuso a causa del Covid 19, ha modificato chi era abituato ad andare in ufficio, lavorare un certo numero di ore, magari in un ambiente poco accogliente e rumoroso. Su questo aspetto è intervenuta Sodexo con Vital Spaces: un’azienda deve attrarre le persone capaci e fidelizzarle offrendo loro un ambiente e una ristorazione adeguata. Così si crea la vivibilità”.

La ristorazione è comunque il must della Sodexo. Certo, dopo aver acquisito la Rico – società che ha portato in dote un pool che annovera oltre 60 professionisti: dagli ingegneri addetti alla progettazione di nuovi impianti e servizi di gestione agli impiegati tecnici, dagli operai specializzati agli addetti alla sicurezza sul lavoro e qualità – l’offerta di servizi si è ampliata, con un’offerta di manutenzione che va dalle pulizie all’idraulica, dal controllo dell’impianto elettrico alla gestione globale manutentiva. Ma la ristorazione è al primo posto. “Perché l’asse strategico della Sodexo è abbattere le emissioni di CO2 mediamente del 35%, intervento indispensabile per la salvezza del pianeta”, aggiunge Biaggi.

In buona sostanza si vuole tener fede a quanto affermava nell’Ottocento il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, sostenendo che un popolo può migliorare migliorando la propria alimentazione. “Direi che siamo d’accordo – osserva l’amministratore delegato – perché noi proponiamo anche nel nostro menù interno cibi per i quali indichiamo quanta CO2 è stata consumata per produrli, valori alti per carne e salumi, molto bassi per verdura e pasta”.

“Tutto questo – conclude Biaggi – rappresenta un valore aggiunto che un’azienda può offrire, nel segno della sostenibilità, quella autentica, fatta di valori da condividere. Anche così si consegue la fidelizzazione dei dipendenti.  Per un ambiente dove vivere meglio. Incluso il nostro pianeta”.

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