LA VITA È BELLA SE
SAI DOVE GUARDARE

DANIELA BULGHERONI, Content creator – Marketing & Communication specialist

Che impatto ha avuto la situazione attuale sulla tua vita di ogni giorno?

La pandemia che ha colpito il mondo quest’anno ha cambiato il modo di vivere la socialità.

Sono un donna di comunicazione, empatica, curiosa e creativa. L’ impatto sulla mia vita quotidiana è innegabilmente stato forte ma, la resilienza che mi contraddistingue e una matrice entusiasta non hanno soffocato la mia voglia di continuare a fare e immaginare.

Così l’ impatto è stato tanto significante quanto costruttivo.

Mi sono focalizzata sulle cose che si potevano fare, anche durante il lock down, e mai su quelle che non ci era consentito realizzare.

Questo atteggiamento mi ha permesso di continuare a restare connessa con la parte più positiva e concreta di me.

L’ attitudine al problem solving e la capacità di gestione degli imprevisti è il focus.

Ritengo che queste competenze trasversali, oltre che essere tra le soft skills più richieste in ambito lavorativo, siano anche un buon modo di vivere la propria vita personale.

Il mio buon consiglio suggerisce di applicare anche nel quotidiano ciò che funziona in ambito manageriale.

Trattandosi di competenze trasversali non sono infatti legate necessariamente a una formazione specializzata ma, possono essere frutto di esperienze fatte e possono diventare atteggiamenti applicabili per tutti.

Tradurre in risposte ed atteggiamenti funzionali il nostro vissuto insegna alla gratitudine, all’ organizzazione, alla capacità di avere una visione ampia e di trovare sempre un margine di respiro o una via di uscita.

 

Nel tuo settore che prospettive ci sono? Come vi state muovendo?

Fare marketing e comunicazione oggi significa soprattutto digital.

In questo settore le prospettive sono necessariamente collegate ad un tipo di comunicazione fatta attraverso il web ed i social network.

Tutte le attività di produzione e diffusione dei contenuti si muovono attraverso l’ utilizzo delle tecnologie digitali.

La comunicazione digitale è per questo l’unica forma di comunicazione che consente di non fermarsi mai, anche in tempi di pandemia e di zone rosse.

In questo settore, dove la relazione è reticolare, è fondamentale dunque muoversi ed investire attraverso questi strumenti, per avere la massima interattività possibile e conseguente produttività.

Quest’anno nello specifico sto collaborando con Studio Maesani, una realtà varesina che si occupa di belle arti, restauro conservativo, alta decorazione, rielaborazione ambienti e una serie di numerose attività collaterali legate alla valorizzazione e realizzazione di arti applicate.

Il 2020 è stato un anno particolare nel quale si è deciso di dare spazio a una maggiore creatività, il tempo che  ci ha costretti a casa è stato utile per mettere insieme idee e per metterci insieme umanamente.

Bolle in pentola un nuovo progetto creativo di sole donne tutte artiste, artigiane e professioniste nel settore del lusso.

Io mi occupo della comunicazione e del piano marketing,  con attenzione allo studio,  alla ricerca e alla fattibilità di laboratorio che,  prevede la realizzazione di un attività collaterale al core business.

Stiamo infatti pensando in chiave digital, proponendoci agli scenari futuri come un intelligent enterprise. Nascerà  un e-commerce, che gestirà la vendita, di meravigliosi pezzi unici, manufatti, elementi e complementi d’ arredo.

L’orientamento 2020 mi porta anche a pensare di muovermi molto pensando al co-marketing.

Mi piace l’ idea di unire  le diverse realtà del territorio, sia per valorizzarlo che, per potersi  favorire e aiutare vicendevolmente in una attività di sharing economy.

 

Il tuo sguardo sul futuro?

Dicono che la pace venga da dentro, non vada cercata fuori ma, obiettivamente dico che ci sono cose che agevolano il processo. In sintesi penso che: vita è bella se sai dove guardare!!!

L’onda lunga di questo periodo di pandemia carico di crisi, paura e incertezza allontana istintivamente la visione del bello da una società stanca e disillusa.

C’è bisogno di essere concreti e realisti lavorando seriamente sul nostro spirito di conservazione.

E’ chiaramente facile cadere in una visione distopica del futuro, non solo individuale ma globale, quello che serve per affrontare meglio il nuovo mondo credo sia smettere di fare le cose a caso ed iniziare a fare caso alle cose.

Questo periodo di grandi cambiamenti deve essere uno sprono per svelare le potenzialità esistenti in ognuno di noi e forse un po’ banalmente, ma con grande entusiasmo, cito Darwin che disse “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento“.

 

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