Vitamina B12, effetti benefici anche a bassi dosaggi

Somministrata nella forma sublinguale è stata assorbita in maniera adeguata alle esigenze dell’organismo. La ricerca condotta all’Università di Milano

La vitamina B12 (cianocobalamina), in dosi modeste, può essere somministrata ed essere ben assimilata dall’organismo riportandolo alle condizioni di normalità. È il risultato di una ricerca condotta al DeFENS (Dipartimento di scienze per gli Alimenti la Nutrizione e l’Ambiente), divisione Nutrizione Umana dell’Università degli studi di Milano, condotta dal professor Salvatore Ciappellano e dalla sua equipe, ricerca che è stata pubblicata sulla rivista Clinical Nutrition, del Gruppo editoriale Elsevier.

Una notizia che riguarda da vicino vegani, vegetariani ma anche persone che hanno carenze, più o meno marcate, di vitamina B12. Tali carenze, nelle forme più gravi, possono portare a gravi forme di anemia e degenerazione del sistema nervoso.

Nella ricerca che ha portato a lusinghieri risultati è stata utilizzata vitamina B12 proveniente da sintesi batterica, non di origine animale, quindi. Sono stati predisposti due tipi di dosaggio: 2.000 microgrammi, per l’alto dosaggio, da assumere una volta a settimana e 50 microgrammi per quello a basso dosaggio (equivalente alla quantità presente in 100 grammi di fegato) da assumere tutti i giorni. La cianocobalamina è stata somministrata a due gruppi di volontari con una carenza marginale con la modalità sublinguale (si lascia sciogliere in bocca senza usare acqua, esattamente come si fa per una mentina o zuccherino). Ebbene, il risultato, in termini di assorbimento, è stato del tutto simile, in quanto l’eccesso di vitamina dell’alto dosaggio veniva espulso dall’organismo.

“Senz’altro una buona notizia per vegani e vegetariani – sottolinea il professor Ciappellano – con i primi da considerarsi soggetti a rischio per una nutrizione fortemente sbilanciata e carente, se non integrata adeguatamente. Ma non bisogna tralasciare i vegetariani e gli onnivori: alcune persone sono in una situazione di ipovitaminosi (accertabile con esami clinici specifici). Questa situazione può essere dovuta a una scarsa introduzione della vitamina B12 con gli alimenti o alla riduzione del ‘fattore intrinseco’ presente nel succo prodotto dallo stomaco quando arrivano gli alimenti”.

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