LA BULGARIA MI HA MESSO
SULLA STRADA GIUSTA: LA MIA

Leo Bianchi, il cantante e presentatore italiano famoso nel Paese balcanico, ristoratore di sucesso

Leo Bianchi viene in Bulgaria pel la prima volta nel 1992. Diventa famoso come il primo straniero in Bulgaria nel reality “Big Brother Bulgaria”, dove nel 2005 si aggiudica il secondo posto. Il reality apre le porte del successo a Leo. In poco tempo, crea canzoni insieme a cantanti famosi bulgari, diventa conduttore televisivo di un cook show in un canale nazionale “TV7”. La canzone “Tzialo liato” (tutta l’estate), che esce il 16 giugno 2013, balza in testa alle classifiche e registra 7 milioni di visualizzazioni su Youtube.

Conduce una trasmissione propria come VJ su un canale televisivio musicale – “Leo in the City” – in City TV e conduce una rubrica su BG Radio (radio nazionale) che poi trasferisce sulla tv nazionale bTV, “La vita è bella con Leo”, dove gira il mondo, assaggiando specialità del posto nel quale si trova.

Ma, oltre alla musica, la sua altra grande passione è la cucina. Oggi ha una catena di ristoranti a Sofia: Leo’s Pizza Trattoria, Leo’s Pizza “Il Rustico”, e due fast track food “Leo’s Pasta”. Il suo successo come ristoratore è cosi grande, che riceve la proposta di far parte della giuria di “MasterChef Bulgaria”. Durante la crisi Covid-19 in Bulgaria, Leo Bianchi fa parte della iniziativa “un pranzo caldo” per i medici e dottori che aiutano i malati covid, organizzata con la comunitá dei ristoranti Italiani in Bulgaria insieme a un’associazione di beneficenza, per donare ogni giorno un pranzo a quelli che lottano quotidianamente contro il virus.

Nel 2020 esce il suo libro “La mia strada” dove racconta la sua vita: quella di un giovane che ha attraversato difficoltà e colpi di scena, fino ad oggi – padre, datore di lavoro, un uomo dietro cause significative e importanti nel paese che lo ospita  – , ricordando che sarà sempre in debito con la Bulgaria, che lo ha reso una persona completa e felice.

Per il libro scrive: “Grazie alla Bulgaria, che mi ha accettato come suo figlio e che ha cambiato il mio carattere e la mia visione della vita. Questo è un libro sui sogni possibili!“

In Italia sanno quanto sei famoso in Bulgaria?

In Italia non credo che sappiano della mia storia e della mia vita come personaggio pubblico. Ho avuto inviti per partecipare a dei reality, per andare a fare l’ospite sui canalii Mediaset, ma per un motivo o per un altro non sono mai andato. In futuro potrebbe accadere, ma sicuramente non sarò io a cercare la fama in Italia.

Come hai deciso di entrare nel settore della ristorazione?

Ho iniziato questa esperienza prima con mio padre a Burgas nel suo ristorante Grande Italia, ma devo ringraziare soprattutto la mia compagna di vita, Lucia. È maturata proprio con lei la decisione di andare avanti nella strada della ristorazione. Le difficoltá nei primi anni per poi provare l’emozione di un locale tutto nostro. Ringrazio la positivitá dei nostri clienti che ci hanno dato forza di continuare a investire nel settore…

Che impatto ha avuto la pandemia sull tuo business?

Nel mio settore di ristorazione, con quattro locali, due ristoranti e due fast track logicamente o chiudi battente, o continui a darti da fare. Noi abbiamo seguito quest’ultima tipologia di politica, abbiamo ormai dei locali da 16 anni. In più avendo due bambini piccoli e circa 80 dipendenti in vari locali, sai che per te è una grande famiglia e hai tutti sulle spalle. Quindi è stata dura. Ma io sono sempre stato positivo anche in momenti più bui e credo che bisogna essere positivi adesso che inizia a vedersi un po’ di luce in fondo al tunnel.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Forse altri locali? O forse aiutare altri locali a far conoscere la cucina italiana originale, aiutandoli a proporre dei menu con piatti tipici e far si che conoscano di piû altri piatti del mio Paese. Poi penso ai miei gemellini (Nicoló e Mattia). Non faranno forse gli avvocati o i geometri ma sarà piû facile la strada della ristorazione, il futuro mi dice che saranno cuochi o pizzaioli, uno dei miei ristoranti potrebbe chiamarsi proprio Nicolò & Mattia! (sorride, dicendo: solo loro decideranno il loro futuro, come io ho deciso il mio.)

 

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