GRAZIE AI VACCINI, POTREMO VEDERE UN PO’ DI LUCE IN FONDO AL TUNNEL

LEO BIANCHI, Еxecutive chef, proprietario manager della catena di ristoranti Leo’s in Bulgaria

Che impatto ha avuto la situazione attuale sulla tua vita di ogni giorno?

L’impatto che ho avuto io è sicuramente simile a quello dell intera popolazione: una perdita, una sconfitta contro un nemico sconosciuto e quindi ti senti indifeso. Come se ti entrassero i ladri in casа oppure provare il terremoto di notte mentre sei a casa, ti senti sperduto… In più avendo due bambini piccoli e circa 60 dipendenti in vari locali, sai che per te è una grande famiglia e hai tutti sulle spalle. Quindi è stata dura.

 

Nel tuo settore che prospettive ci sono? Come vi state muovendo?

Nel mio settore di ristorazione, con tre locali, due ristoranti e un fast truck logicamente o chiudi battente, o continui a darti da fare. Noi abbiamo avuto quest’ultima tipologia di politica, io e la mia compagna Lucia, quella di dire: abbiamo ormai dei locali da 15 anni. Abbiamo sorriso tanto, forse ora saremo un po piú cupi, saremo un po piú tristi, ma magari un domani saremo gratificati dal nostro personale e dai nostri clienti. Diciamo, che in 15 anni abbiamo sempre sorriso, nel senso che abbiamo sempre lavorato, guadagnato e siamo stati bene. Dal momento che c’era da soffrire non credo che i dipendenti dovessero pagarne le conseguenze. In più, aggiungerei, che in questo momento, con una percentuale altissima di positivi anche noi nei nostri locali abbiamo avuto grossi problemi, perché comunque una buona parte dei ragazzi purtroppo sono stati colpiti dal virus. In questo caso la mia compagna ha fatto in modo di creare due gruppi, gruppo A e gruppo B, per fare in modo che appunto il gruppo A non si veda mai il gruppo B: se qualcuno si ammala rimane separato dall’altro gruppo. Quindi è una buona tattica, un modo, credo giusto, per poter isolare in quarantenna chi ha bisogno di cure e far lavorare le persone che stanno comunque bene e devono portare i soldi a casa, compresi noi.

 

Il tuo sguardo sul futuro?

Sono appeso alla speranza dei vaccini anch’io. Dopo la notizia di qualche giorno fa che forse in gennaio saranno messi a disposizione 300 milioni di vaccini per la Comunità Europea mi dà speranza, mi dà forza e logicamente iniziamo a pensare un po’ più positivo. Anche il fatto che tante persone non si faranno il vaccino, le capisco e le rispetto, però intanto iniziamo con le persone che hanno bisogno e che sono quasi “obbligati” a farlo per questioni di salute – gli anziani e la gente che sta in prima linea. Sono sempre stato positivo anche in momenti più bui e credo che bisogna essere positivi adesso che inizia a vedersi un po’ di luce in fondo al tunnel.

 

 

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