DALLA CHIMICA ALL’ARTE
UN SALTO VERSO LA CREATIVITÀ

Parla il parrucchiere Maurizio Pirolo, uno degli “ambasciatori” della cultura e dell’estetica italiana nel mondo. Ferré, Dolce & Gabbana, Gucci, Valentino le maison per cui ha lavorato

La storia della sua vita è una di quelle raccontate nel libro e web documentario “Italiani dell’Est”, pubblicati in Italia con il contributo di National Geographic. Maurizio Pirolo, vincitore del prestigioso premio “Forbici d’oro”, vive e lavora a Sofia in Bulgaria da quasi 15 anni. Ha un proprio atelier visitato soprattutto da persone famose nel Paese. In Italia ha lavorato per le sfilate di moda di Ferré, Dolce & Gabbana, Gucci, Valentino e ha formato parrucchieri in oltre 38 Paesi. Perché Sofia? Come dice Maurizio: “Mi si è presentata come una opportunità interessante in un momento importante della mia vita.”

 

Ha studiato chimica perché la sua famiglia era in questo settore. Come ha preso la forza di trovare la sua strada fuori dalla tradizione familiare?

È stato molto difficile perché il mio cambiamento si rapportava anche con la mia natura. Io volevo l’arte, sentivo che dovevo esprimermi. La chimica non è arte, è matematica. Io l’ho fatto bene, sia quando studiavo, che quando lavoravo in laboratorio. Però mi sentivo che facevo una cosa che era solo per far contenti i miei genitori. Erano anni diversi. L’artista non era visto come una persona rispettabile. Infatti, negli anni è molto cambiata questa cosa. Gli artisti adesso sono ricercati, riconosciuti e voluti. Io in quei tempi facevo lavoro di chimico e nel tempo libero esprimevo la mia arte. Ho cominciato a fare delle vetrine, ad andare nel laboratorio di una mia zia che aveva una sartoria per capire che mi piaceva il mondo degli abiti, frequentavo anche gli ambienti dei capelli. E ho capito quale era la mia strada. La mia strada era di creare la bellezza.

Ma nel settore della bellezza se prendi la decisione di metterti in proprio servono anche qualità imprenditoriali.

Infatti, io ho fallito, per quanto riguarda il settore della sartoria. L’artista è una persona che ama creare e tutta la parte del business, della finanza, non è la sua forza. Io sono partito con i miei risparmi e li ho bruciati. Se invece avessi avuto esperienza al riguardo, forse avrei fatto qualcosa. O servirebbe una persona a fianco che si occupi di questo. Invece come stilista è andata molto meglio. Ho cominciato come tutti quanti a fare il percorso shampista, poi colorista, mi ha aiutato anche la mia esperienza di chimico, ho cominciato a imparare a tagliare, sono andato in diverse accademie, sono arrivato a un periodo quando ho avuto saloni miei.

Lei ha creato a Sofia un format diverso, molto più libero, più artistico, un salone VIP.

Mi fa vip anche l’età (ride). Oggi sto godendo una situazione dove la mia esperienza mi permette di avere clienti di un certo tipo. Il salone per strada dove entra un po’ chiunque ti serve nel tuo percorso, della tua carriera. Quando tu con la tua ambizione giovanile arrivi a una certa tranquillità, a una maturità professionale che ti permette di fare delle scelte. Ringrazio sempre il Padreterno che mi ha dato oggi, a  60 anni, la possibilità di avere un mio atelier dove posso avere un certo tipo di clientela e posso sempre esprimermi con la mia arte.

In Italia ha avuto un salone di questo format?

Si, a Milano quando lavoravo come tecnico in un’azienda di prodotti per la quale ho girato 38 paesi, avevo uno studio, dove creavo acconciatura, facevo consulting. Consigliavo i clienti non solo come potevano essere il taglio e il colore dei capelli, ma anche i colori di abbigliamento adatti, i colori di trucco, un servizio pieno. Lavoravo insieme con una persona del mondo del trucco. Abbiamo combinato trucco, capello e l’abito veniva da sé. È stata una bella collaborazione.

Come vede le differenze nel settore della bellezza in Italia e in Bulgaria?

L’italiano cresce con latte e arte insieme. L’italiano ha un suo gusto che viene cresciuto dal bello che vive. In Bulgaria sono riuscito a farmi conoscere in quanto italiano e in quanto artista italiano. La Bulgaria ha grandi possibilità e grandi potenzialità. Io mi occupo e assisto l’accademia di Christian of Roma in Bulgaria come direzione artistica per eventi e seminari per parrucchieri. Vedo questi giovani talenti che crescono e tutte le potenzialità che hanno. La gente si informa, viaggia. Tante barriere sono state eliminate anche grazie a internet.

Come vedi il futuro di questo settore?

La pandemia è stata un schiaffo globale per tutto il mondo e ha toccato tutti settori. Però la storia ci insegna che dopo ogni caduta c’è una risalita. Non sarà mai come è stato prima e il nuovo dobbiamo immaginarlo, diverso, ma sempre con una certa positività. La nostra energia dobbiamo usarla per la ricrescita e per ridare una nuova forma di vita anche al nostro settore.

 

Altra intervista con Maurizio Pirolo: www.ilvelodimaya.eu/un-mondo-di-egoisti

www.facebook.com/maurizio.pirolo

 

 

 

 

 

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