La pigrizia? Un sentimento che può divenire arte

Cos’hanno in comune Paperino e Oblomov (protagonista dell’omonimo romanzo di Ivan Aleksandrovič Gončarov, 1859)? La pigrizia. Se Oblomov impiega un intero capitolo ad alzarsi dal letto, il personaggio disneyano è uno scansafatiche patentato. Ma è un atteggiamento deplorevole?

Secondo la vulgata corrente sembrerebbe di sì, ma non dimentichiamo “Elogio dell’ozio”, di Bertrand Russell, necessario per il letterato, il creativo, l’artista: essi hanno bisogno di estraniarsi dalla quotidianità e da certa ripetitività, noiosa per antonomasia.

E la ricerca della pigrizia è quasi un’arte. Ce lo ricorda in questo piacevole saggio Gianfranco Marrone “La fatica di essere pigri”: “La pigrizia è sentimento fortemente moralizzato – scrive Marrone – e polarizzato: un atteggiamento perennemente giudicato in modo negativo oppure positivo. L’inattività divide il pubblico”. Ma comunque, secondo l’autore, “non è vero che il pigro non fa nulla; il pigro fa di tutto per riuscire a non far nulla: si adopera freneticamente per fabbricare le condizioni che gli consentano di attivare la sua inerzia simbolicamente efficace”.

Inoltre, bisogna distinguere l’ozio dalla pigrizia, secondo Marrone, rifacendosi proprio al saggio di Russell. Il filosofo e matematico inglese denuncia l’eccesso del lavoro, per produrre il superfluo, mentre l’ozio consente all’uomo di elevare il proprio pensiero. Analoghe considerazioni svolsero Oscar Wilde, Robert L. Stevenson, Jerome K. Jerome. Ma la pigrizia, sottolinea Marrone, è un atteggiamento di ribellione contro la vita moderna, sì, proprio quella dei nostri giorni, di qui la distinzione dall’ozio.

Il libro di Marrone si sofferma su lavoro, consumo, in una costante alienazione dell’individuo, sottoposto quasi a riflessi pavloviani in un’esistenza programmata, in una ricerca di benessere insaziata, ove il lavoro diviene il passaggio indotto per giungere al consumo: ma anche la vacanza è senza sapore.
In chiusura, l’autore recupera un’intervista di Roland Barthes proprio sulla pigrizia. Una narrazione articolata, per definire la pigrizia in diversi ambiti, non solo lavorativo, ma anche scolastico, sino al lavoro a maglia!

 

Gianfranco Marrone – La fatica di essere pigri

(Raffaello Cortina Editore, 2020, pagine 164)

€14,00

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