BIOPLASTICA PROFUMATA
DAGLI SCARTI DI PRODUZIONE
L’azienda vicentina Labrenta coniuga sostenibilità e recupero all’insegna dell’ecologia
Sostenibilità e recupero. Un binomio per una crescita gestibile, non peer uno sviluppo incontrollato. E questo binomio ha senz’altro ispirato l’azienda vicentina Labrenta, che da quarant’anni produce tappi in sughero, plastica e prodotti sintetici per le aziende. Ora, dagli scarti di fibre organiche, realizza “plastiche” ecologiche. Il nuovo cammino imprenditoriale è stato tracciato da Gianni Tagliapietra, ceo dell’azienda, e dal fratello Amerigo: nel 2020 hanno dato vita a uno spin off dedicato alla nuova produzione.
Dallo scarto di produzione della camomilla e dal residuo di distillazione della lavanda, made in Italy, Mixcycling realizza una bioplastica per il packaging che profuma di fiori. La confezione può essere riutilizzata.
«Siamo sempre alla ricerca di nuove fibre con cui realizzare biocompositi dall’alto valore aggiunto. I nostri blend si distinguono per l’aspetto estetico unico e naturale. Il Sughera, nostro cavallo di battaglia, ha anche un effetto soft touch. Dopo aver realizzato materiali piacevoli alla vista e al tatto, perché non crearne anche di gradevoli all’olfatto?» spiega Gianni Tagliapietra.
«L’Ue investe in tecnologie per la riduzione della plastica. Il nostro mercato di riferimento è in espansione. Markets&Markets prevede che il giro d’affari dei green & hybrid biocomposites arriverà a circa 36,8 miliardi di dollari nel 2022. Grandi operatori hanno investito in aziende del settore».
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