Giuseppina Zarra

ITALIA-BULGARIA, COOPERAZIONE PER UN’AVVENIRE COMUNE

“Sempre più intenso il dialogo nel settore culturale, in quello economico-commerciale, ma anche in quello politico, della difesa e della sicurezza”, sottolinea Giuseppina Zarra, Ambasciatrice per l’Italia.

Giuseppina Zarra è Ambasciatrice per l’Italia in Bulgaria. Tre anni intensi, con risvolti anche drammatici nel panorama internazionale. Con lei tracciamo un primo bilancio di questo periodo molto impegnativo.

Dottoressa Zarra, dopo oltre tre anni dalla sua nomina, qual è un primo bilancio di questa sua esperienza?

È stato un periodo di cambiamenti dinamici e progressi significativi per le relazioni bilaterali tra Italia e Bulgaria che hanno avuto modo di rafforzarsi ulteriormente anche grazie a diverse visite ufficiali, tra le quali spicca innanzitutto quella del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ad aprile di quest’anno. È stato un grandissimo onore accogliere il Presidente, soprattutto considerando che quest’anno si celebra il 145° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Bulgaria. Inoltre, sempre quest’anno, a marzo, abbiamo avuto il piacere di ricevere il Ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci, che ha incontrato il suo omologo bulgaro Hristo Hinkov. L’evento ha fatto seguito alla Conferenza internazionale sulla “Prevenzione oncologica” del 2023, organizzata dalla Camera di Commercio Italiana in Bulgaria e dalla Società Scientifica Oncologica Bulgara (BOND) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Sofia e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di lanciare una campagna di sensibilizzazione relativa alla prevenzione di tumori, visto che la Bulgaria è tra i Paesi con un’incidenza maggiore di malattie tumorali in Europa ed avviare una collaborazione stabile in questo settore tra i nostri due Paesi.

Tra il 2022 e il 2023 inoltre sono venuti in visita anche l’ex Sottosegretario di Stato per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, l’ex Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, la Ministra del Turismo Santanché, l’ex Ministro della Difesa Guerini, l’attuale Ministro della Difesa Crosetto ed il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Questi incontri hanno contribuito a rafforzare i legami bilaterali e nel quadro UE e NATO tra Italia e Bulgaria, consolidando l’impegno dei due Paesi nel promuovere interessi comuni di natura economica, culturale e politica.

Più in generale, abbiamo lavorato per rafforzare la nostra collaborazione non solo nel settore culturale, ed economico-commerciale, ma anche in quello politico, della difesa e della sicurezza. La presenza in Bulgaria dell’Italia come Nazione quadro, con il comando del Multinational Battlegroup della NATO di stanza a Novo Selo, con l’apporto di 750 uomini ed un impegno notevole di mezzi ed equipaggiamenti, ha portato ad un salto di qualità strategico nel già eccellente partenariato. Questa collaborazione nel quadro NATO per la difesa del fianco est dell’alleanza offre infatti all’Italia diverse opportunità di collaborazione nel settore della difesa e dell’integrazione delle Forze Armate. Si tratta inoltre di programmi di interesse per le nostre aziende, tra cui Iveco, Fincantieri e Leonardo. Ad esempio, a febbraio di quest’anno la Bulgaria ha ricevuto il primo dei sei elicotteri per l’assistenza medica aerea d’emergenza nel Paese, prodotto proprio da Leonardo e finanziato con i fondi europei del Programma Operativo “Regioni in Crescita” 2014-2020. L’azienda ha inoltre recentemente ospitato a Sofia l‘incontro annuale denominato “C-27J Spartan User Group”, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Paesi utilizzatori del velivolo, tra cui la Bulgaria, sintesi del patrimonio e della competenza tecnica dell’Italia. Nel complesso, quindi, direi che il bilancio è molto positivo.

Ha incontrato difficoltà oppure c’è stata collaborazione con i vari funzionari?

Credo che rappresentare il mio Paese qui a Sofia sia un privilegio e sia molto gratificante perché qui in Bulgaria l’Italia gode di profonda stima e di un consolidato rapporto di vicinanza. L’ammirazione per la cultura e la lingua italiana si manifesta attraverso un profondo interesse per la sua storia millenaria, per la bellezza delle sue città e per la complessità della sua arte, e si estende ai valori culturali che rappresenta, ma anche per lo stile di vita, il modello organizzativo, l’innovazione e la creatività. Questa profonda affinità tra i due Paesi ha certamente fornito una base eccezionalmente solida per promuovere lo scambio di idee, la collaborazione economica, culturale e politica.

Tra le diverse iniziative in cui si porta l’eccellenza italiana infatti sono alcuni settori chiave, come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.

Nel 2022, ho avuto l’onore di inaugurare il Forum internazionale “Storia e futuro: edifici storici tutelati ed efficienza energetica”, organizzato da Confindustria Bulgaria, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e con l’ICE, e dedicato alla conservazione del patrimonio culturale immobiliare e alla sua collocazione nel nuovo quadro dell’efficienza energetica. Quest’ultima rappresenta un’area particolarmente promettente per lo sviluppo congiunto di tecnologie moderne e per il rafforzamento della già consolidata cooperazione con gli investitori italiani che, grazie ad un dialogo istituzionale attivo, contribuiscono strategicamente allo sviluppo di nuovi modelli aziendali ed al miglioramento del clima imprenditoriale bulgaro. Il forum risponde all’esigenza dell’Ambasciata di assicurare una linea di continuità tra gli eventi e le collaborazioni, per dare maggiore spessore e visibilità, per cui si inserisce in una serie di eventi dedicati alle innovazioni nel settore dell’efficienza energetica, infatti, il primo degli eventi si è svolto nel 2021, convegno con esposizione Casa Clima a Sofia, dedicato alle tecnologie innovative per il risparmio energetico, organizzato sempre da Confindustria, mentre nel 2023, il Sistema Paese ha unito le forze per l’organizzazione della Conferenza Internazionale “Storia e Futuro – il restauro dell’architettura per l’educazione e la cultura”, uno scambio italo-bulgaro incentrato sul restauro e l’efficienza energetica degli edifici storici con status di beni culturali immobili, in collaborazione con la Camera degli architetti e la Camera edile bulgare. La Conferenza sarà organizzata anche quest’anno.

Ho inoltre avuto l’onore di partecipare alla giuria del concorso bandito ad aprile 2022 dalla “Fondazione America for Bulgaria”, in partenariato con l’Ambasciata d’Italia ed ICE Agenzia, che ha visto la presentazione di progetti innovativi volti ad incentivare lo sviluppo del turismo rurale nella Bulgaria settentrionale, fondendo la ricca esperienza e le buone pratiche dei due Paesi in questo ambito. Questo approccio ci ha permesso di trovare sempre un terreno comune su cui avanzare insieme per affrontare le sfide del nostro tempo.

È cambiato qualcosa in Bulgaria, a far data dal suo insediamento?

Senza dubbio. Per prima cosa, al momento del mio arrivo c’era ancora la pandemia COVID-19. Ricordo che le restrizioni messe in atto hanno reso piuttosto difficile creare e mantenere una rete di contatti per promuovere le relazioni bilaterali tra Bulgaria ed Italia: basti pensare che non è stato possibile organizzare alcun evento dal vivo nei primi cinque mesi del mio arrivo. Da un punto di vista politico, negli ultimi 4 anni ci sono state ben 6 elezioni e al Governo si sono succedute diverse formazioni politiche, a volte molto diverse tra loro che hanno reso più complesso lo sviluppo di collaborazioni di lungo termine. Un’altra trasformazione importante è stata la riforma costituzionale approvata nel 2023, che rappresenta un primo, importante passo in avanti per quanto riguarda la lotta alla corruzione e l’indipendenza del sistema giudiziario, in linea con le raccomandazioni della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa. A seguito dell’invasione su larga scala dell’Ucraina, un cambiamento significativo si è senz’altro registrato con la creazione del Multinational Battlegroup della NATO in Bulgaria, come ho ricordato. Infine, sono stati fatti progressi anche per quanto riguarda il processo di integrazione europea: la Bulgaria ha partecipato attivamente a programmi europei di ricerca e innovazione come Horizon Europe e, seppur solo in parte, ha aderito allo Spazio Schengen, con conseguente grande beneficio per lo sviluppo dei contatti e degli scambi. Tra le prossime sfide da affrontare vi è indubbiamente l’entrata nell’Eurozona e il completamento dell’ingresso in Schengen che mi auguro avvengano il prima possibile.

Quali sono alcuni dei progetti importanti che l’Ambasciata organizza o a cui parteciperà entro la fine del 2024?

Quest’anno abbiamo già organizzato un grande evento dedicato ai 145 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Bulgaria con una serata di belcanto, dedicata all’opera italiana: un emozionante concerto del soprano Milla Mihova e del pianista Giulio Zappa, tenutosi il 14 giugno 2024 nella Sala Bulgaria, e dedicato ad uno dei più illustri musicisti di tutti i tempi, Giacomo Puccini. La serata è stata anche l’occasione per ringraziare tutti i Paesi sostenitori della candidatura dell’opera italiana come Patrimonio immateriale dell’umanità all’UNESCO.

Tra le principali rassegne che questa Sede ha realizzato si annovera inoltre la II edizione del concorso flautistico internazionale Moyse (28.06. – 02.07.2024), diretto dalla Prof.ssa Luisa Sello della Nuova Università Bulgara, che ha visto la partecipazione di 88 giovani interpreti di 29 Paesi. Auspico che questo appuntamento possa continuare a crescere e rappresentare un appuntamento annuale stabile e seguito nel ricco panorama culturale di Sofia.

Per la seconda metà dell’anno l’Ambasciata prevede una serie di eventi. Il 17 luglio nell’ambito del Varna Summer Fest, il primo festival musicale in Bulgaria dal 1926, si è esibito in un eccezionale concerto un emblema della musica classica italiana: il Sestetto Stradivari ha presentato il Souvenir de Florence op. 70 di Tchaikovsky e il Sestetto per archi No.1 op.8 di Brahms.

Il 9 agosto l’IIC Sofia e il Bansko Jazz Festival 2024 presenteranno l’evento “Mister Puccini in Jazz”, durante il quale la cantante italiana Cinzia Tedesco offrirà un omaggio al celebre compositore italiano, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte. Si tratta di una splendida iniziativa, che dimostra quanto il jazz italiano possa essere portato alla ribalta internazionale con originalità, senza tradire le proprie radici culturali e musicali più profonde.

Il 12 settembre in occasione del Forum di Bratsigovo, organizzato insieme all’Istituto Italiano di Cultura a Sofia, la Camera degli Architetti di Bulgaria, la Camera dei Costruttori in Bulgaria e il Comune di Bratsigovo avremo il piacere di presentare il coro sardo “TISCALI” che si esibirà in un concerto al termine della giornata dedicata all’Italia.

Il 15 settembre avrà luogo presso il Teatro Romano di Plovdiv il gala operistico in onore dei 90 anni di Raina Kabaivanska con la partecipazione di artisti della sua scuola e dell’Orchestra dell’Opera di Plovdiv.

Nei mesi successivi inoltre avremo i consueti appuntamenti con la Settimana della lingua italiana e la Settimana della cucina italiana, ai quali stiamo lavorando d’intesa con Istituto Italiano di Cultura, Agenzia ICE, Confindustria Bulgaria e Camera di Commercio.

Lo scacchiere internazionale è turbato da avvenimenti di notevole gravità, dall’Est Europa fino al Medio Oriente. Lei registra qualche riverbero di tutto ciò nel Paese che la ospita?

Certamente. In un mondo sempre più interconnesso, è praticamente impossibile per un Paese rimanere immune a crisi di varia natura (politica, economica, militare…), anche se si verificano in aree del globo molto distanti. Anzi, esse tendono ad accumularsi e rafforzarsi reciprocamente. La gravissima aggressione della Russia all’Ucraina ha avuto conseguenze dirette sull’economia e sul sistema di sicurezza europeo, ancora più evidenti nel caso di un Paese in prima linea sul fianco est della NATO come la Bulgaria che condivide il bacino del  Mar Nero con i due Paesi in guerra: pensiamo ad esempio all’aumento del tasso d’inflazione tra il 2022 ed il 2023, che ha finito per complicare ulteriormente i progetti relativi all’adesione all’Eurozona, ai grossi problemi di circolazione sul Mar Nero o ancora alle centinaia di migliaia di profughi che hanno cercato rifugio nel Paese. Il conflitto in Medio Oriente rischia inoltre di creare un ambiente in cui radicalizzazione e terrorismo possono proliferare facilmente. Inoltre, i recenti attacchi Houthi nel Mar Rosso hanno portato ad una frammentazione delle catene d’approvvigionamento, a costi di trasporto elevati e a ritardi nella consegna di beni. Tutti questi fattori contribuiscono all’aumento dei prezzi delle materie prime, riducono il potere d’acquisto delle famiglie e mettono sotto pressione le aziende bulgare. Resto però fermamente convinta che diplomazia e cooperazione multilaterale siano le chiavi per un futuro di pace e stabilità. Ecco perché l’eccellente collaborazione tra Bulgaria ed Italia, sia a livello dell’Alleanza Atlantica che nell’ambito dell’Unione Europea, nonché nel quadro delle Nazioni Unite, in questi tempi turbolenti risulta più importante che mai.

 

 

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